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Catania – E’ stato firmato il protocollo di intesa tra il Museo Egizio di Torino, la città di Catania e la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino, per ufficializzare la mostra temporanea “Missione Egitto 1903-1920” e l’esposizione museale “Egizio e Catania”. Alla presenza del Ministro Dario Franceschini, lo scorso 24 novembre si sono riuniti rispettivamente Evelina Christillin, Enzo Bianco e Luisa Papotti suggellando l’ultimo atto ufficiale dopo quel primo accordo preso lo scorso gennaio tra i medesimi soggetti.
Non è stato semplice procedere in tale direzione con tempi lunghi e non sono mancate le critiche. Le proteste sono giunte soprattutto dal web (gli attivisti hanno anche costituito un comitato “Museo egizio patrimonio inalienabile” raccogliendo 3500 firme online nei mesi addietro per evitare che si giungesse a questa fase finale, contestando il numero indefinito di reperti che saranno trasferiti nella città etnea o mostrando scetticismo sulla soluzione di poter esporre in questo modo i reperti che non avevano visibilità a Torino trovandosi nei depositi museali).
Dopo vari mesi però i nodi sembrano essersi sciolti e le firme finali sono arrivate. Il passo successivo prevede la destinazione dell’ex Convento dei Crociferi di Catania, oggetto di restauro, come sede delle mostre. In questo, il Museo Egizio giocherà un ruolo importante con una serie di consulenze previste al fine di realizzare l’adeguamento strutturale o l’allestimento più idonei, nonché sarà coinvolto anche dal punto di vista scientifico per un confronto tra il materiale egizio e quello di natura ellenistica già presente nell’isola.
Adesso non ci resta che attendere per assistere a questo dialogo tra le culture che caratterizzano le sponde del Mediterraneo.
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