Cultura, natura, agricoltura: le parole chiave per il nuovo progetto su Noto Antica
Un nuovo impegno culturale coinvolge il comune di Noto. Lo scorso venerdì 24 luglio il sindaco Corrado Bonfanti, e il presidente dell’Associazione Officine Culturali Impresa Sociale E.T.S, Francesco Mannino, hanno siglato un accordo di collaborazione che vedrà lo staff di Officine Culturali, insieme al comune del siracusano, impegnato per i prossimi 12 mesi nello studio e nella progettazione di un piano di sviluppo locale a base culturale per Noto Antica.
Netum, Noto Antica, è il denso tessuto urbano di Noto che fu raso al suolo dal drammatico terremoto del 1693, posto sull’altipiano del Monte Alveria a sua volta circondato da cave percorse da copiosi torrenti. Un tessuto di edifici diruti in parte ancora leggibili, di percorsi in natura e aree ancora vocate ad una agricoltura tradizionale.
«Abbiamo avviato, oramai da diversi anni, un focus diretto alla valorizzazione della nostra Noto Antica e lo abbiamo fatto con diversi attori, ciascuno leader nel proprio campo. Quella con Officine Culturali, tra le più importanti e attive realtà presenti nella progettazione di “valore” per i siti culturali, è una convenzione che ci teniamo stretta e della quale andiamo orgogliosi. I professionisti di Officine Culturali parlano la nostra lingua e amano il territorio siciliano e le meravigliose potenzialità di sviluppo socio-culturali in esso connaturate, come lo amiamo noi. Sono più che certo che faremo assieme a loro e con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder presenti nel territorio, un lavoro eccezionale e unico» dichiara Bonfanti.
La collaborazione tra l’amministrazione netina e l’associazione impresa sociale catanese, impegnata da un decennio a fare della cultura uno strumento di trasformazione sociale, nasce con la volontà e l’impegno di redigere il “Progetto Noto Antica” finalizzato ad attivare processi di sviluppo locale a base culturale partendo dalla valorizzazione dell’area del Monte Alveria, un luogo ad alto valore culturale eccezionale per comprendere le caratteristiche profonde delle comunità locali, del territorio e del paesaggio dell’intera Sicilia sud-orientale. Cultura, natura e agricoltura si intrecciano a Noto Antica per restituire all’osservatore una complessità che aiuta non solo a conoscere il passato o a comprendere il presente, ma anche a costruire un nuovo futuro con consapevolezza.
Grazie alla firma dell’accordo di collaborazione pubblico-privato le due realtà saranno impegnate fino a luglio 2021 in processi di ricerca-azione per l’ascolto strutturato delle comunità netine; nell’inquadramento strategico dell’area, sulla base dei bisogni sociali, ambientali ed economici del territorio netino e alle esigenze della domanda culturale, naturalistica, turistica e agroalimentare; nella redazione di un piano di sostenibilità; nella messa in opera di azioni di audience development per definire pubblici potenziali e impatti culturali e sociali; nella strutturazione di un piano di comunicazione che racconti i processi in atto e futuri.
«Da undici anni Officine è costantemente impegnata nel mettere a punto strumenti culturali di trasformazione sociale, perché è saldamente convinta che la partecipazione consapevole delle persone e il contrasto alle povertà educative siano ingredienti centrali per fronteggiare le criticità dei nostri territori e delle nostre comunità. L'accordo con il Comune di Noto per un progetto di sviluppo locale a base culturale è una grande sfida professionale: si tratta di disegnare - pubblico e privato non profit insieme - un futuro possibile per tutta l'area basato sui tre pilastri di cultura, natura e agricoltura, coinvolgendo da subito chi questi territori li abita o li frequenta in un percorso di ascolto, condivisione e co-progettazione. La sfida sta nel dimostrare nei prossimi mesi che le aree interne non sono un problema, ma il "luogo" dove possano essere generate alcune inedite soluzioni alle fragilità sociali del nostro presente» afferma Francesco Mannino.
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