50 anni di carriera per Mimmo Cuticchio e i suoi Pupi, traguardo importante che racchiude tutto il fascino di una delle tradizioni siciliane più antiche ed ammirate di tutti i tempi. Nel 1971 la nascita della compagnia Figli d’Arte Cuticchio, da allora abbiamo visto il passaggio dalla piccola alla grande scena, dalla tradizione alla sperimentazione, nel segno della contaminazione con altri linguaggi, alla continua ricerca di innovazione senza dimenticare le radici. In occasione di questo anniversario, la compagnia aprirà il suo storico archivio per mostrare al pubblico, che sarà raggiunto rigorosamente in streaming, per rispettare le attuali norme sanitarie vigenti, dagli spettacoli più importanti e significativi messi in scena dal Maestro Cuticchio, con l’obiettivo di raccontare la storia e l’evoluzione del percorso artistico di Mimmo Cuticchio e dell’Opera dei pupi.
Le celebrazioni vere e proprie avranno inizio a partire dall’8 aprile con il “Gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica” del 1971 per arrivare, poi, al 10 giugno con la produzione di quest’anno “La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria”.
Allo stesso tempo, la compagnia è ancora in attesa di dare notizie definitive sulla nuova produzione, che potrebbe debuttare in streaming se le condizioni epidemiologiche non dovessero cambiare. Quest'ultima è incentrata sull’“Eneide” di Virgilio e si rivolge soprattutto ai giovani, dati i collegamenti con l’attualità: dal rapporto con il soprannaturale al ruolo dell’amore nella vita di tutti i giorni, dal valore dell’amicizia al fenomeno della migrazione e all’importanza del principio di comunità. Il mito di Enea, dunque, non come un racconto del passato, ma emblema dell'esule e del migrante odierno. Per la messinscena sono stati costruiti nuovi pupi e dipinti nuovi fondali. Le musiche non saranno quelle del piano a cilindro, che solitamente accompagnano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali. Strumenti antichi e moderni saranno utilizzati simultaneamente, seguendo i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.
A queste grandi messinscene seguiranno altri dieci spettacoli in streaming. Ogni giovedì, a partire dall’8 aprile, i video saranno online alle 18.30 ma poi sempre disponibili on demand, con il seguente calendario:
- il 15 aprile “Visita guidata all’Opera dei pupi” del 1989;
- il 22 aprile “Don Giovanni all’Opera dei pupi” del 2002;
- il 29 aprile “Aladino di tutti i colori” del 2007;
- il 6 maggio “O a Palermo o all’inferno” del 2011;
- il 13 maggio “A singolar tenzone” del 2018;
- il 20 maggio “La pazzia di Orlando” del 2019;
- il 27 maggio “Medusa” sempre del 2019;
- il 3 giugno “L’ira di Achille” del 2020.
La rassegna è una scommessa per la compagnia Figli d’Arte Cuticchio che, in un anno difficile per tutto il mondo dello spettacolo congelato dalla pandemia, vuole portare avanti alcuni progetti per celebrare un anniversario importante e lanciare un messaggio alla categoria.
Gli spettacoli si possono seguire sul canale YouTube della compagnia. Alcuni saranno trasmessi su RaiPlay (“Visita guidata all’Opera dei pupi”, “Don Giovanni all’Opera dei pupi”, “Aladino di tutti i colori”, "A singolar tenzone", “Medusa”); altri sulla piattaforma di Italiafestival.tv.
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