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Si è tenuta ieri la corsa annuale di Red Bull, che anche quest'anno vede protagonisti i race team e i mezzi amatoriali più pazzi del mondo. Più che una gara una festa, il cui obiettivo principale è stato partecipare, ma se si riesce a vincere meglio ancora! Le vetture che si sono sfidate ieri, 24 giugno 2018 presso Villa Borghese a Roma, non erano provviste di motore (non previsto da regolamento). La gara consisteva nel percorrere, nel minor tempo possibile, un circuito che si snodava tra curve impossibili, ostacoli e rampe di ogni genere, nel rispetto della sicurezza. Obiettivo finale: tagliare il traguardo. Ma è solo uno dei fattori dei quali ha dovuto tener conto la giuria. Fondamentale, infatti, era essere bravi tanto a ridere quanto a far ridere e divertire il pubblico, con colori e forme bizzarre, con la personalità e tanta allegria.
Tra i 70 team selezionati quest'anno abbiamo visto anche la squadra di Siracusa che portava il nome di #ViralDepollution, letteralmente "pulizia virale", che ha portato in pista un messaggio forte a favore della salvaguardia e della cura dei nostri mari. Con una vettura a forma di tartaruga marina impigliata nei rifiuti di plastica, realizzata nella sua interezza con materiali di recupero, e indossando i simpatici costumi disegnati e realizzati dagli alunni del Fab Lab del III Istituto Comprensivo S. Lucia di Siracusa, il progetto di sostenibilità ambientale con un’anima fortemente social, nato nel 2017 da un’idea di Giancarlo Nigro, ingegnere ambientale siracusano da sempre attento alla promozione di attività legate alla tutela dell’ambiente, ha portato in gara la sua missione: una chiamata all’attivismo nella protezione della bellezza marina dai diversi fattori di inquinamento, primo fra tutti la plastica. Alcuni effetti speciali e la coreografia del team hanno sdrammatizzato il tutto esorcizzando con una risata del pubblico la minaccia umana.A tutta velocità, armati di buon umore e di un messaggio importante, la squadra siracusana si è aggiudicata il 10° posto in classifica, ma ha portato all'attenzione di tutti un tema quanto mai attuale e globale.Che dire, bravi!
Francesca Brancato©riproduzione riservata