Si è conclusa sabato 19 settembre 2020 la 20° edizione del Festival del Cinema di Frontiera, la kermesse cinematografica ideata e diretta dal regista Nello Correale, che si era aperta lo scorso 16 settembre a Marzamemi.
A conquistare il Premio Speciale 2020 ‒ assegnato non da una giuria, ma direttamente dal Festival ‒ nonché quello di gradimento, decretato dal pubblico è stato Nour, il lungometraggio di Maurizio Zaccaro, con Sergio Castellitto, Linda Mresy, Raffaella Rea, Valeria D'Obici, Thierry Toscan, Fabio Bussotti. Tratto dal libro Lacrime di sale, scritto dal medico di Lampedusa Pietro e da Lidia Tilotta, il film racconta la storia di una ragazzina siriana sbarcata a Lampedusa alla ricerca della madre.
«Un film che per noi ha un significato particolare ‒ ha dichiarato il direttore artistico Nello Correale ‒ che rappresenta in pieno le motivazioni e la filosofia del nostro Festival. "Nour" ci ricorda che le frontiere, che cerchiamo di raccontare da 20 anni, non sono solo geografiche e che quelle più difficili da superare sono interne. Il film di Zaccaro ci fa capire che, anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, rimarrà ancora da confrontarsi con un’altra grande vicenda, che è quella dell’immigrazione. E la soluzione non la si potrà trovare in un vaccino, ma nella nostra coscienza e con la consapevolezza di affrontarla».
Ha vinto il Premio della Banca di credito cooperativo di Pachino il film Il corpo della sposa, a ritirarlo è stata la regista Michela Occhipinti. La pellicola racconta la pratica del “gavage” a cui, in Mauritiana, vengono sottoposte le donne in procinto di sposarsi, per ingrassare decine di chili e rispondere così al canone estetico tradizionale. La giuria dei corti, formata dagli attori David Coco ed Ester Pantano e dal regista Diego Ronsisvalle, ha assegnato il Premio per il Miglior Cortometraggio al corto di animazione spagnolo Roberto di Carmen Còrdoba Gonzàlez, che racconta un tema drammatico quale l’anoressia.
Il Premio speciale va ad Amal di Matteo Russo e Antonio Buscema, per la forza di rappresentare «un immaginario probabile che ci narra di viaggi, di migrazioni o forse solo di fughe». Hanno, inoltre, ricevuto due menzioni speciali: Tonino di Gaetano Di Mauro e Influencer dello spagnolo Rubén Barbosa. Un premio speciale è andato anche a Babak Karimi per il focus Corti Iran.
Nel corso della serata finale, condotta dall’attrice e regista Gisella Calì, non sono mancati i momenti di commozione in occasione dell’omaggio a Sebastiano Gesù, critico cinematografico e vicedirettore del Ci-nema di Frontiera, a cura del Centro Studi Cinematografici: in suo ricordo, l’attrice Elisa Di Dio ha letto il testo L’arcano Sicilia. Il gran finale si è svolto con l’evento speciale Safety last (Preferisco l’ascen-sore) di Fred C. Newmeyer e Sam Taylor, con Harold Lloyd Usa 1923, film muto con ac-compagnamento musicale dell’Ensemble Darshan.
Nino Campisi, il presidente della Pro Loco di Marzamemi ‒ l’ente responsabile dell’organizzazione logistica di questa 20° edizione ‒ ha dichiarato: «Il Festival ha confermato di essere uno straordinario volano per un futuro sostenibile del turismo a Marzamemi, che deve puntare su eventi di qualità anche al di fuori dei periodi di maggiore afflusso. Sono state superate innumerevoli difficoltà grazie al sostegno delle realtà economiche e sociali locali e al lavoro entusiasta di tanti volontari».
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