L'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà, ha incontrato la nuova Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, Selima Giorgia Giuliano.
Nel corso dell'incontro, l'assessore e la Soprintendente si sono soffermati sul ruolo strategico e fondamentale della Soprintendenza di Palermo per le azioni di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali e Paesaggistici, ma anche quale servizio sempre più attento alla comunità.
Selima Giorgia Giuliano è la nuova Soprintendente per i Beni culturali di Palermo. 48 anni, figlia del capo della Squadra mobile Boris Giuliano, ucciso dalla mafia nel 1979, è la più giovane tra i dirigenti della Regione Siciliana. Succede nel ruolo di Soprintendente a Lina Bellanca. Attualmente a capo del Centro regionale del Catalogo e della Documentazione, che dirige sin dalla fine degli anni ’90, Selima Giuliano annovera tra gli incarichi ricoperti, quello di responsabile della Sezione per la tutela e la valorizzazione dei beni demo-etno-antropologici della Soprintendenza di Ragusa e successivamente, fino al 2016, di responsabile delle strutture produttive e di archeologia industriale della Soprintendenza di Palermo.
«Con la dottoressa Giuliano - sottolinea l'assessore Samonà - abbiamo condiviso l'idea di una Soprintendenza sempre più attenta al nostro patrimonio culturale e, al contempo, al rapporto con i cittadini, in un'ottica di piena trasparenza e rispetto delle regole. Sono certo che la nuova Soprintendente saprà dare quell'impulso necessario a una realtà complessa come la nostra».
«Il mio obiettivo - spiega la Soprintendente Selima Giuliano - è quello di dare risposte ai cittadini in tempi brevi attraverso un istituto che sia vicino alla gente, attento ai progetti e a fianco dell'imprenditoria».
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