È l’immagine stilizzata della Gorgone il nuovo simbolo del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro e villa del Tellaro.
Insieme di aree archeologiche di epoche diverse, distribuite in luoghi diversi della provincia di Siracusa, il Parco Archeologico sentiva la necessità di un nuovo logo che sostituisse l’immagine del cavallino del Fusco, bronzetto di epoca greco arcaica, identificativo del museo “Paolo Orsi”.
Nel ribadire la centralità del museo siracusano, quale insieme e punto di partenza conoscitivo della storia e dell’archeologia dei siti siracusani, si è scelto un capolavoro dell’arte greca: la lastra in terracotta policroma rinvenuta da Paolo Orsi negli scavi di piazza Minerva a Siracusa.
La lastra, meraviglioso esempio della antica colorazione degli edifici sacri, raffigura la Gorgone, alata nello schema arcaico della corsa in ginocchio, mentre trattiene tra le braccia i figli nati dal suo sangue, Pegaso, il cavallo alato e Crisaor, la cui figura è andata perduto, ma che in origine si trovava sotto il braccio sinistro. La figura conserva notevoli tracce di colore ed è datata al 570 a. C..
Figura femminile riconducibile alla natura, è attestata fin dalle origini nella mitologia greca, citata già da Esiodo nella sua Teogonia e da Omero ed era spesso rappresentata nel tempio greco per allontanare forze maligne e proteggere la città.
Ispirandosi alla policromia originaria della lastra, il grafico Simone Boni ha pensato di identificare ogni sito del Parco con un proprio colore, riportato sia nel merchandising che nella nuova cartellonistica in corso di progettazione.
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