
Cancellata la sezione giornalistica dal Premio Nazionale Più a Sud di Tunisi come grido di allarme per le condizioni degli impiegati nel settore.
Gli organizzatori del Premio, infatti, denunciano un precariato diffusissimo nella categoria. Lo storico Premio letterario, che da anni si svolge a Portopalo di Capo Passero (SR), ha così deciso di cancellare la sezione dedicata al giornalismo, in segno di protesta.
"Il settore giornalistico versa in uno stato comatoso, quasi da elettroencefalogramma piatto” spiega in un post lo staff del Premio, ideato Calogero Palacino, ex parroco della Chiesa di S. Gaetano e proseguito dal giornalista, Sergio Taccone, del quotidiano La Sicilia. Proprio questa testata sarebbe al centro di una protesta dei collaboratori per i ritardi nei pagamenti dei compensi, al punto che, nei giorni scorsi, i cronisti della provincia di Catania hanno deciso di non inviare i propri lavori in redazione.
“Muli da soma" così vengono definiti i professionisti del settore giornalistico, che a molte testate oggi presenti in Italia consentono ogni giorno quella penetrabilità nel territorio e quell’informazione di “prossimità” che non ci potrebbe essere contando solo su chi è presente nelle varie redazioni. Tutto ciò aumenta il rischio di relegare il giornalismo a semplice passatempo oppure mera occasione per potenziare l’appeal di altre categorie professionali. Con tutte le nefaste conseguenze del caso, alle quali troppo spesso siamo abituiati.
Presa questa decisione, il Premio Più a Sud di Tunisi continuerà, quindi, sul versante della saggistica e della narrativa, che diventano così le due categorie principali della manifestazione, che conferma anche le serate speciali dedicate alla letteratura sportiva, alla musica e al cinema d’autore. Il Premio nell’agosto 2021 taglierà il traguardo della 16° edizione, confermandosi tra gli appuntamenti culturali di maggior prestigio tra quelli che si tengono in provincia di Siracusa.
Degni di nota sono, poi, tutti i giornalisti il cui lavoro, nel corso degli anni, è stato premiato dalla manifestazione. Ricordiamo quindi: Giulio Albanese, Pino Scaccia, Sandro Petrone, Claudio Monici, Alfio Caruso, Nino Milazzo, Emanuele Dotto, Tonino Raffa, Gabriella Simoni, Felice Cavallaro, Maurizio Di Schino, Tony Zermo, Mario Barresi, Giovanna Chirri, Alberto Chiara, Massimiliano Castellani, Darwin Pastorin, Massimo Raffaeli, Giancarlo Governi, Gaetano Scariolo, Nello Scavo, Andrea Lodato, Giuseppe Lazzaro Danzuso, Andrea Galli, Orazio Mezzio, Massimo Leotta, Filadelfo Giuliano, Vincenzo Grienti, Aldo Mantineo, Lucia Basso, Laura Valvo, Paolo Condò, Silvia Rosa Brusin, Bruno Bernardi, Vito D’Ettorre, Marina Corradi e Leonardo Lodato.
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