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Catania – Ancora spazio e attenzione all’arte per la città etnea. Dopo le mostre di Chagall, Warhol ed Escher, questa volta i fari si accendono su una fotografa.
Parliamo di Vivian Maier. La sua storia da artista ha un sapore squisitamente affascinante, visto che la sua fama e la scoperta delle sue fotografie sono legati ad un caso fortuito. Dopo aver trascorso la sua esistenza come bambinaia, scattando fotografie di vita quotidiana per passione, casualmente tutto il materiale da lei prodotto è finito nelle mani di John Maloof, figlio di un rigattiere che acquistò i suoi rullini durante un’asta e ne divenne successivamente il mecenate, vedendo il successo che la divulgazione di quelle immagini acquisiva su Flickr (la storia dell’artista, una donna solitaria e schiva, è stata raccontata nel docu-film “Alla ricerca di Vivian Maier”, diretto dallo stesso John Maloof e Charlie Siskel), nel 2009.
La Maier, nata a New York nel 1926 e morta a Chicago nel 2007, oggi è considerata un’antesignana delle “street photo”. Le sue fotografie infatti catturano e documentano scene normali che tuttavia partecipazione alla rappresentazione di un periodo storico nonché di una storia individuale. In mostra a Catania ci saranno oltre 120 fotografie in bianco e nero realizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta, una selezione di immagini a colori scattate negli anni Settanta e alcuni filmati in super 8. L’esposizione “Vivian Maier – una fotografa ritrovata” dopo essere stata già a Genova, sarà accessibile dal 27 ottobre al 18 febbraio, visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 20, presso gli spazi espositivi della Fondazione Puglisi Cosentino, presentata da Arthemisia.
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