La vecchia tratta ferroviaria che collega Noto a Pachino, costruita tra la fine dell’Ottocento e l’inizio degli anni Trenta del Novecenzo e chiusa definitivamente nel 1986, riaprirà per fare spazio ad un itinerario turistico e culturale alla scoperta del Val di Noto.
Il recupero della tratta di circa 27 km, che verrà avviato assieme a quello di altre due linee (la Agrigento Bassa-Porto Emedocle e la Alcantara-Randazzo), sarà reso possibile grazie alle risorse per l’attuazione degli interventi del Piano di Investimenti Strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturalistiche, nell’ambito del Piano Nazionale per gli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tra i dodici interventi finanziati figura quello dei “Percorsi nella storia – Treni storici e itinerari culturali”, articolato in più progetti, molti dei quali riguardano le ferrovie storiche con valenza turistica. Tra gli interventi beneficiari di finanziamento, per i quali è stata stanziata una somma complessiva di 62 milioni di euro vi è anche la linea Noto-Pachino.
Tratta a binario unico, diramazione dalla stazione di Noto dalla linea Siracusa-Ragusa, era in passato utilizzata sia per il servizio viaggiatori che per il servizio merci e chiuse al pubblico nel 1986 per essere definitivamente dismessa nel 2002. Tuttavia, ancora oggi la linea è per gran parte armata, anche se le stazioni lungo il suo percorso (Falconara Iblea, Noto Marina, Noto Bagni, Roveto-Bimmisca, San Lorenzo Lo Vecchio, Marzamemi e Pachino), si trovano tutte in stato di abbandono. La tratta vede anche importanti opere ingegneristiche, come il ponte a tre luci sul Fiume Tellaro, lungo 180 metri, e ancora la piattaforma girevole da 10 metri nella stazione di Pachino.
Da qualche giorno hanno preso il via gli interventi di ripristino e bonifica delle aree necessarie per la riapertura della linea ferroviaria, di cui si sta occupando la Fondazione Ferrovie dello Stato. I lavori prevedono una tempistica di tre anni. Grande soddisfazione da parte delle sezioni di Italia Nostra Val di Noto, Siracusa e Melilli, e del Consiglio Regionale di Italia Nostra Sicilia, per avere raggiunto un obiettivo importante, per il quale leassociazioni si battono da anni con raccolte di firme, manifestazioni, convegni e mostre. Sono proprio le associaizoni che credono che il recupero e il ripristino della linea ferrata possa migliorare le condizioni ambientali del comprensorio e avviare un processo economico e turistico eco-sostenibile e soprattutto partecipativo con le categorie produttive e imprenditoriali.
Ed è in vista dei benefici futuri che gli enti locali propongono l'istituzione di un “Osservatorio permanente sulla progettazione ed esecuzione dei lavori della tratta ferroviaria Noto-Pachino” per la durata delle operazioni di progettazione e di esecuzione delle opere, al fine di rendere partecipi i cittadini, gli operatori economici, al fine di condividere gli obiettivi e consentire il monitoraggio delle azioni positive sul territorio, onde prevenire/segnalare eventuali criticità.
Un ulteriore invito è stato inoltre rivolto alle Autorità regionali per accelerarne la partecipazione finanziaria, ritenuto indispensabile per definire gli importi complessivi della progettazione.
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