Siamo arrivati all’ultima ricetta estiva per la rubrica “Lo Sfizio” di Notabilis e oggi vogliamo parlarvi del Limoncello. Liquore diffuso in tutto il Sud Italia, il Limoncello è l’emblema della stagione estiva, che racchiude in sé il colore ed il sapore del sole e del suo frutto dorato: il limone. Si tratta di un liquore dolce, ottenuto dalla macerazione in alcol etilico delle scorze del limone miscelata con uno sciroppo di acqua e zucchero.
Il termine "limoncello" sarebbe derivato da un vezzeggiativo della parola “limone" in riferimento, inizialmente, ad una varietà di limoni di dimensioni più contenute, come la limetta. Era già in uso nel 1590, così come testimoniato nell'opera Vocabulario De Las Dos Lenguas Toscana y Castellana (1590) di Cristobal Las Casas, mentre, secondo il dizionario Sabatini Colletti risalirebbe al XIV secolo. Analogo al termine "limoncello" sarebbe poi anche il termine “limoncino”, utilizzato ancora oggi.
Continuando a cercare notizie sulla storia di questo liquore, possiamo vedere come la terza edizione del vocabolario degli Accademici della Crusca (1691), riporta il termine limoncello col significato di "acqua cedrata”, poiché la parola aveva assunto, ad un certo punto, anche il significato di limonata, utilizzata allora come medicinale. L’utilizzo della parola “limoncello" secondo l’uso corrente è probabilmente un accostamento abbastanza recente, affermatosi nel corso del Novecento.
La storia dello stesso liquore non è nota con precisione, anche a causa delle origini della sua paternità, rivendicata da molti commercianti, ma mai accertata.
Sappiamo solo che il suo giallo intenso ed il suo aroma agrumato ne fanno un simbolo della bella stagione e accontentano tutti a fine pasto.
Il procedimento per ottenere il liquore è lungo, ma estremamente semplice. Esistono diverse ricette per la sua preparazione, ma la cosa davvero fondamentale per ottenere un risultato di qualità è quella di utilizzare ingredienti di prima scelta e non trattati. Noi consigliamo un ottimo limone siciliano, come il celebre Fimminello di Siracusa.
Ingredienti:
1 litro di alcool;
7 limoni, qualità Fimminello di Siracusa I.G.P.;
900 gr di zucchero;
1 litro di acqua.
Per iniziare lavare i limoni solo con acqua fresca, spazzolando la buccia per togliere qualsiasi residuo di sporco, dopo di che asciugarli per bene. Pelare i limoni, facendo attenzione a non intaccare la parte bianca della buccia molto amara al palato, estraendo solo la parte gialla, che contiene tutti gli oli essenziali che ci servono. Riporre le scorse così ottenute in una ciotola capiente, possibilmente di vetro e che abbia un coperchio a chiusura ermetica (n.b. in mancanza del coperchio, potrete ricopre la ciotola con una garza di cotone o un canovaccio pulito, durante la macerazione), e lasciarle in infusione nel litro di alcool, per almeno 15 giorni, in un luogo buio e fresco, per far si che la macerazione avvenga correttamente.
Trascorso il tempo necessario, ovvero quando il liquido diventerà di un vivido giallo, a parte, preparare uno sciroppo di acqua e zucchero, portando ad ebollizione l’acqua, nella quale va poi versato lo zucchero. Fatto sciogliere quest’ultimo, spegnere la fiamma e lasciare raffreddare completamente. Nel frattempo, filtrare l’alcool al limone e togliere tutte le bucce, poi versare il tutto nello sciroppo dolce e mescolare. Se notate la presenza di residui nel liquido, filtrare nuovamente, oppure utilizzare una fitta garza di cotone ad uso culinario.
Una volta fatto ciò, travasare il limoncello nella bottiglie di vetro a chiusura ermetica o con tappo di sughero e fare riposare il tutto in dispensa, o in luogo buio e fresco, per almeno un mese dall’imbottigliamento.
Per un consumo ideale, consigliamo di servire il limoncello ghiacciato, anche in inverno, a fine pasto. Vedrete che la lunga attesa ne sarà valsa la pena.
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