
Due appuntamenti in Sicilia per parlare di guerra nella striscia di Gaza con l'attivista di origine libanese Lilia Ghanem, già docente nella università francese della Sorbona, coordinatrice del Forum Sociale di Beirut, e fondatrice del Tribunale di Coscienza per il Giudizio sui Crimini di Guerra.
Venerdì 20 Giugno, alle 18 al Palazzo Vigo a Torre Archirafi di Riposto (CT) sarà protagonista della conferenza “Palestina, Mobilitazione internazionale ed impatto sui paesi del Mediterraneo”, organizzata dall’associazione “Un’Altra Storia” e promossa da “Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo”, Associazione GRU di Giarre, Coordinamento Donne zona Ionico Etnea, Associazione Culturale L’Agorà, Associazione Politico Culturale Articolo 1, Movimento Cittàviva, Cgil, Associazione di Promozione Sociale NES.
Ospite d’eccezione la nota
La conferenza, di cui la professoressa Ghanem è relatrice, mette al centro della attenzione le conseguenze della guerra sulla striscia di Gaza, caratterizzata da continue azioni di forza dalle parti in guerra con conseguente atroe disumanità in particolare a danno del popolo palestinese , che subisce atrocità come morti di bambini, condizioni sanitarie ed alimentari allo stremo.
La Conferenza intende sottolineare come la prosecuzione di questa crisi mediorientale rischia di compromettere la stabilità in tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, chiamando in causa Occidente ed Europa per imporre il cessato il fuoco e l’avvio di processi per la creazione di due stati indipendenti nell’area.
L'altro appuntamento è fissato per sabato 21 giugno, nella sala della Cgil di Siracusa in viale Santa Panagia alle 10.
L’incontro è organizzato dalle associazioni «Un’Altra Storia» e «Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo» con la collaborazione della Cgil di Siracusa. Al centro della attenzione le conseguenze della guerra sulla striscia di Gaza, caratterizzata da continue azioni di forza dalle parti in guerra con conseguente atrocità e disumanità in particolare a danno del popolo palestinese, che subisce atrocità come morti di bambini, condizioni sanitarie ed alimentari allo stremo.
La Conferenza intende sottolineare come la prosecuzione di questa crisi mediorientale rischia di compromettere la stabilità in tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, chiamando in causa Occidente ed Europa per imporre il cessato il fuoco e l’avvio di processi per la creazione di due stati indipendenti nell’area.