“Autori in villa”, l’iniziativa culturale svoltasi nel giardino di villa Reimann, connubio tra virtù creativa e potenza emotiva, oltre che valorizzazione di talenti, è divenuta, infatti, occasione per celebrare i sentimenti. La manifestazione, organizzata dal presidente del consorzio universitario Archimede, Salvino La Rosa, dal presidente dell’associazione Christiane Reimann, Marcello Lo Iacono, dalla vice-presidente, Elvira Siringo, nonché dal consigliere dell’associazione. Debora Barraco, e dalla curatrice della mostra, Agata Politi, si è avvalsa della partecipazione dell’attrice, Lucia Giudice, e dello staffi di volontari.
La successione di interventi da parte di scrittori e poeti, inframmezzata dalle letture degli stessi, e dell’attrice, Lucia Giudice, nonché le illustrazioni delle opere realizzate da parte degli artisti, hanno dato fiato alla serata che, dulcis in fundo, è culminata con l’esposizione di una varietà di quadri, di manufatti di materiale vario e di abiti rievocativi di un’epoca trasognata. L’amore è stato il tema dominante delle poesie, a volte libere dalle metrica tradizionale, altre ossequiose di schemi ritmici e stilistici, con qualche influsso dialettale.
Dell’amore – qualcuno ha sottolineato – è impresa ardua il parlarne, al cuore, infatti, non si comanda, nonostante il raziocinio incalzi con qualche domanda. Varie le tematiche dei romanzi e dei racconti: dal mistero in cui il lettore è chiamato a distinguere il falso dal vero; alla guerra che, tra vincitori e vinti, calpesta la vita ed erge una croce a chi è sottoterra; alla malattia mentale che diviene indelebile marchio, trasformando l’individuo in un rifiuto sociale; alle favole per bambini, in cui l’invenzione, a prescindere dalla tematica, è l’autentico fulcro della narrazione. Un’astrattezza dalla realtà che per la letteratura diventa imitazione, possibilità, e che nell’incontro tra lettore ed autore sprigiona il suo intrinseco valore. Il pubblico, dunque, ha potuto visitare la mostra, sapiente alternanza tra pittura, costumi d’epoca e manufatti di altra natura; tra i dipinti ampio risalto ha avuto la ritrattistica, in cui la riproduzione delle fattezze è divenuta proiezione di un tempo, del gusto e di una certa sensibilità artistica; il campione di abiti allestiti su manichini è stato un omaggio al barocco, la cui opulenza ha fatto il giro del mondo; gli oggetti hanno spaziato dal vetro, che della fragilità umana è il metro, alla ceramica tradizione di una civiltà che adesso guarda alla plastica.
Hanno partecipato: Maurizio Agrò, Rosaria Arcucci, Rita Arrabbito, Debora Barbagallo, Maria Pia Bartolone, Gaia Caziero, Lucia Corsale, Grazyna Czogala, Lucia D’Aleo, Concetta De Luca, Rita Dugo, Umberto Garro, Silvio Giono-Calvetto, Lucia Giudice, Elia Guardo, Caterina La Rosa, Silvano La Rosa, Silvano Lo Bello, Sebastiano Lo Bello, Oscar Lo Iacono, Marcello Lo Iacono, Domenica Magnano, Franca Mirmina, Luigi Piccione, Francesco Pira, Lorenzo Pizzo, Luca Raimondi, Raimondo Raimondi, Francesca Rametta, Peppe Rametta, Salvatore Sesto, Elvia Siringo, Alessandra Tinè, Francesco Tisano, Donatella Veneziano, Rosario Zaffarano.
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