NEWS
Il grande regista, autore ed attore italiano Nanni Moretti, che tutti conosciamo per film come Ecce bombo, Caro diario, La stanza del figlio, Il Caimano, o per interpretazioni come quelle in Padre padrone e Caos calmo, torna nelle sale cinematografiche con un nuovo documentario.
Parliamo di Santiago, Italia.
Siamo in Cile, negli anni ’70 del secolo scorso, un periodo terribile di stravolgimenti, durante il quale l’Italia di allora ebbe un ruolo diplomatico ed umanitario importante.
Dopo Mia madre, Moretti torna dietro la cinepresa per raccontare, attraverso testimonianze dirette e materiale d’archivio, i mesi successivi al colpo di stato del generale Pinochet, a danno dell’allora presidente socialista Salvador Allende. Era l’11 settembre 1973. Dopo quella data infatti, moltissimi oppositori vennero arrestati, uccisi, alcuni scomparvero. Ma è proprio in quello scenario che il governo italiano, lontanissimo dalla realtà cilena, giocò un ruolo civile ed umanitario ora quasi sconosciuto. L’Ambasciata Italiana in Cile, infatti, in quei momenti di tensione riuscì a salvare e portare, poi, nel nostro Paese numerosi oppositori di Pinochet, riuscendo così ad offrire loro una nuova prospettiva di vita. Erano gli anni ’70, un periodo di crescita per un’Italia che vedeva gli aiuti umanitari non come un peso ma come un dovere umano e morale e questo traspare nel giudizio, a detta dello stesso regista, poco parziale sulla vicenda, che infatti è raccontata in modo molto diretto e sentito.
Dal 1973 il regime di Pinochet comincia un’operazione di rastrellamenti a tappeto, in tutto il Cile. È la realtà, è la storia, e come tale Nanni Moretti la racconta con grande rispetto ed attenzione. Approfondendo le dinamiche dell’intervento italiano, il regista non racconta il golpe cileno in maniera didascalica, ma va in fondo alla questione, mostrando il cambiamento dato da una scelta ben precisa: quella di aiutare degli esseri umani in difficoltà. Così facendo Moretti apre una serie di interrogativi sull’Italia di oggi, sulla realtà di coloro che costretti ad abbandonare la propria casa, le famiglie e gli affetti, riescono ad avere una seconda possibilità in un Paese lontano.
Santiago, Italia dopo essere stato proiettato il 1º dicembre 2018, come film di chiusura del Torino Film Festival viene distribuito nei cinema italiani da Academy Two il 6 dicembre dello scorso anno. Per il tour nazionale il regista, che era già stato presente la scorsa estate in Sicilia, tra il pubblico del 54° Festival del Teatro Greco di Siracusa, torna per il tour nazionale di presentazione, che nella nostra regione toccherà tre tappe: Siracusa, Modica e Catania.
Nanni Moretti sarà presente sabato 26 gennaio, alle ore 16.00, a Siracusa, presso il Cinema Aurora (appuntamento, purtroppo, già andato sold out). Sempre il 26 gennaio si sposterà a Modica, al Nuovo Cineteatro Aurora, dove alle 18.00 si terrà la proiezione del film Caro Diario, seguita dalla lettura, da parte del regista, degli appunti presi durante la lavorazione del film. Quindi alle 21.00 la proiezione del film Santiago, Italia con la presentazione dello stesso Moretti. Infine, domenica 27 gennaio, alle 11.00 del mattino, è previsto un altro appuntamento sempre al Cineteatro Aurora di Modica con proiezione e presentazione del regista. Nel pomeriggio Moretti sarà invece a Catania, presso il Cineteatro Odeon, dove alle ore 17.00 è prevista una proiezione con dibattito con il pubblico.
Santiago, Italia è un documentario consigliato agli appassionati e ai profani del cinema, adatto a tutti, ma soprattutto ai più giovani, perché il suo scopo non è quello di narrare una vicenda, ma di aprire le coscienze e i cuori di un’Italia che ha dimenticato cosa voglia dire umanità.
Francesca Brancato
© riproduzione riservata