Nella Giornata nazionale istituita dal ministero dell’Ambiente festeggiamo i "tesori della natura", ma spesso gli alberi vengono distrutti ogni estate dagli incendi, specialmente in Sicilia, e così i "polmoni della terra", i baluardi naturali nella lotta al cambiamento climatico, diventano dei veri e propri beni, tanto da essere protetti da una legge nazionale che ha dato vita a un elenco degli alberi monumentali in Italia.
In Sicilia, fino al 24 luglio scorso, ne sono stati censiti 156, con criteri di selezione che tengono conto di età, dimensione, valore ecologico, pregio paesaggistico, forma e portamento di ogni singolo esemplare esaminato. Nel caso della nostra regione si tratta per lo più di ulivi, roverelle, mandorli, pini, ficus, faggi, aceri, betulle, pioppi, carrubi. Per scoprirli tutti, senza spostarsi da casa, dato che, purtroppo non potremmo farlo neanche durante le festività natalizie, il Ministero dell’Ambiente ha realizzato un catalogo di dati online visualizzabili su Google Maps. Sulla mappa è possibile visualizzare la posizione degli alberi monumentali sul territorio, le informazioni collegate e si potrà impostare la navigazione dalla propria posizione a quella dell’albero che ci interessa, passando alla modalità "street view" che ci consentirà, anche di vedere l'esemplare "dal vivo".
Ma dove si trovanoq questi tesori della nostra regione? A Palermo, ad esempio, sono una cinquantina gli alberi monumentali, ad esempio il celebre ficus di piazza Marina, considerato l’albero più grande d’Europa e uno dei più vecchi d’Italia, i sette alberi monumentali presenti all'Orto Botanico, tra cycas, melaleuca, noci, dracene, pini e ficus. C’è anche una palma da datteri a Villa Bonanno, quattro alberi a Villa Malfitano, due al Giardino Inglese, tre a Villa Trabia e sei nel parco della Favorita. Ma un monumento della natura straordinario sono sicuramente il ficus di via Notarbartolo, davanti al portone del palazzo dove abitava il giudice Giovanni Falcone, e quello nascosto allo Zen, in viale Sandro Pertini.
Cinque alberi monumentali risiedono, invece, nell’area urbana di Catania, tre dei quali a Villa Bellini, mentre più di venti sono sull’Etna, tra pioppi, faggi, querce e betulle. E ancora "tesori verdi" sono presenti a Vizzini, Palazzolo Acreide, Chiaramonte Gulfi, nei dintorni di Modica e Noto e vicino a Ispica e Niscemi. Ne sono pieni anche i Monti Sicani e anche nella Valle dei Templi di Agrigento, dove si possono ammirare diversi ulivi, un carrubbo e un mirto nel giardino della Kolymbethra. Questo nostro patrimonio verde, di inestimabile valore, diventa ogni giorno più grande ed è nostro compito saper preservare e tutelare.
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