Divertimento, risate e lunghi applausi al Teatro Greco di Siracusa ieri sera per il debutto del Miles Gloriosus di Plauto, per la regia di Leo Muscato, nella traduzione di Caterina Mordeglia e con la bravissima Paola Minaccioni nel ruolo del Fanfarone, protagonista delle vicende narrate. La sua interpretazione ha, infatti, conquistato tutto il pubblico presente, che si è lasciato trascinare dalla commedia, in replica fino al 29 giugno.
È la prima volta in assoluto per il Miles Gloriosus di Plauto in 110 anni di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa e, a dirla tutta, non poteva andare meglio di così.
Lo spettacolo è ambientato in un accampamento militare indisciplinato oltremisura, colorato e chiassoso. Il cast è tutto al femminile, con la già citata Paola Minaccioni (Pirgopolinice) affiancata sul palco da una eccellente Giulia Fiume (il furbissimo servo Palestrione), Alice Spisa (nei panni di Artotrogo), Pilar Perez Aspa (Periplectomeno), Francesca Mària (il buffo e non molto attento servo Scelerò), Gloria Carovana (che interpreta la giovane Filocomasio, il centro della contesa amorosa), Arianna Primavera (nei panni dello sciocco Pleusicle), Ilaria Ballantini, la divertentissima e molto apprezzata dal pubblico Deniz Ozdogan (nei panni della cortigiana), Anna Charlotte Barbera (Milfidippa detta “Milfy”), Valentina Spaletta Tavella (nei panni della scimmietta) e il primo coro: Elena Polic Greco, Ginevra Di Marco, Sara Dho, Alessandra Fazzino, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa, Sara Zoia. A completare il cast le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico sezione Giusto Monaco: Sara De Lauretis, Elisa Zucchetti, Caterina Alinari, Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Alessandra Cosentino, Ludovica Garofani, Zoe Laudani, Siria Sandre Veronese, Enrica Graziano, Alice Pennino, Federica Clementi, Gemma Lapi, Arianna Martinelli, Beatrice Ronga, Francesca Sparacino, Angelica Beccari, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Linda Morando, Erika Roccaforte, Francesca Totti.
Il coro si è esibito e ha accompagnato tutta la messa in scena con canti in latino, ritmati e allegri, che hanno scandito precisamente e in modo fresco e divertente la rappresentazione (il tutto ad opera del compositore Ernani Maletta). Le scene, inizialmente un po’ spoglie poi, grazie ad alcuni espedienti dinamici, molto colorate e militaresche, sono di Federica Parolini, mentre i costumi di Silvia Aymonino. Il tutto ricorda un po’ un campo scout (sia marcette, che scenografia, che costumi), ma poi prevale la dimensione militaresca, per quanto comica.
La trama del Miles Gloriosus, per quanto da principio possa sembrare intricata, risponde a tutti i canoni della commedia latina di Plauto, perché ci troviamo dinanzi ad una fabula palliata, ovvero una commedia latina di ambientazione greca. Nelle commedie plautine vediamo tutti i topoi del genere: il danno iniziale, e cioè il rapimento e la prigionia di Filocomasio; il ricongiungimento di Filocomasio e Pleusicle, grazie al foro fatto nella parete della casa da Palestrione; l’inganno e la beffa a Pirgopolinice per liberare Filocomasio; il lieto fine, con il ritorno dei due giovani amanti ad Atene e la punizione e l’umiliazione del Fanfarone.
Tralasciando i classicismi e la trama in sé, della messa in scena di ieri possiamo dire che il cast tutto al femminile ha portato sul palco del Teatro Greco di Siracusa tematiche quanto mai contemporanee, prima fra tutte il rapporto uomo-donna e di conseguenza il ruolo di quest’ultima. Acroteleuzio la cortigiana ma anche Filocomasio, vengono rappresentate come le classiche donne infide e ammaliatrici, che portano a termine l’inganno ordito da “l’architetto”, ovvero Palestrione, con l’ausilio delle “armi” delle donne, ovvero bellezza e seduzione. Ma sarà davvero così? Possiamo giudicare le donne soltanto in base alla loro bellezza o alla loro capacità di ordire trame e preparare inganni? La commedia di Plauto è poi ricca di battute a doppio senso e misogine, che riducono per l’appunto il ruolo della donna a semplice oggetto di piacere o abile ingannatrice beffarda. Quindi, come portare in scena questo contesto, ormai superato nell’immaginario collettivo, senza però snaturare il teatro plautino? Facendo del Miles Gloriosus una commedia tutta al femminile! A questo c’è da aggiungere un altro aspetto fondamentale: la rappresentazione del potere, o meglio, del rapporto servo-padrone, dove il sottomesso si riscatta grazie alla sua intelligenza, mentre il bulletto di turno finisce per essere il bullizzato. Sintesi di tutto questo è l’esercito che prima regala grandi sorrisi e complimenti al Fanfarone, poi vuole liberarsene e nel farlo, forse, lo rende libero dalla sua stessa vanagloria. Queste sono state sicuramente le scelte più felici e apprezzate della regia di Muscato che in questo modo ha dato nuovo respiro e, allo stesso tempo, non ha tolto dignità ai testi di Plauto.
Per il debutto della terza produzione della 59° stagione, l’INDA ha, inoltre, accolto l’invito della Fondazione “Una Nessuna Centomila”, del Centro antiviolenza Ipazia di Siracusa, di Paola Minaccioni e di tutta la compagnia del Miles Gloriosus, aderendo alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne “Posto occupato”, iniziativa ideata da Maria Andaloro. Per questa ragione, ieri sera, un posto a teatro è stato lasciato libero con il simbolo dell’iniziativa, a ribadire il NO alla violenza sulle donne.
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