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“In nessun altro luogo, come nella mia isola io mi sento libera nei pensieri, libera nei desideri, libera nei sogni”. Queste le parole di Cristiana Matano, giornalista scomparsa due anni fa a soli 45 anni, salernitana d’origine e siciliana per scelta, che fanno percepire il suo grandissimo amore per Lampedusa (la “sua” isola), in cui trascorreva più tempo possibile, affascinata da quel mare e da quel cielo che non potevano non incantare, così attaccata a quel luogo da chiedere di essere sepolta lì.
Una professionalità assolutamente brillante, presidente dell'Ussi palermitano, associazione dei giornalisti sportivi del capoluogo siciliano, era una delle più stimate e ammirate conduttrici del Tgs, il telegiornale del Giornale di Sicilia, e al suo lavoro affiancava un grande impegno sociale.
Proprio a Lampedusa si è svolto lo scorso 8 e 9 luglio, con un gemellaggio tra l’isola e Amatrice, la seconda edizione di “Lampedusa amore-Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano”, in un week end all’insegna della solidarietà, della fratellanza, dell’amore verso il prossimo, della musica, del teatro, dell’informazione, di sport e incontri, dopo l’enorme successo dello scorso anno. Un avvio emozionante in una piazza Castello zeppa di pubblico: le immagini di Cristiana scorrono nel video realizzato dalla sorella Monica (una delle firme di punta di Raisport e conduttrice della trasmissione “Sabato Sprint”), tra commozione, ricordi e tante sensazioni; in seguito, con i conduttori Marina Turco e Salvo La Rosa si è entrati nel vivo della serata con il monologo sull’emigrazione “Lampedusa snow” , in collaborazione con il Teatro Biondo di Palermo: questo è il secondo dei tre testi della “Trilogia del naufragio”, composto e diretto da Lina Prosa, tratto da un fatto realmente accaduto. Emozionato l’attore italo-capoverdiano Federico Lima Roque, per il testo e per la magia e l’energia dell’isola: “La questione migranti- ha affermato- mi appartiene: io sono nato in Italia ma i miei vengono dall’Africa e hanno vissuto una storia di migrazione che li ha segnati. Sono felice di essere uno dei protagonisti di questa rassegna”. Con lui, durante la serata, la musica di Chiara Civello, Antoine Michel e Stany Roggiero, la comicità e la simpatia di Roberto Lipari, l’attrice Nadia Kibout e i Pelagos.
Così il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando: “Cristiana ha rappresentato nel panorama giornalistico siciliano una esperienza di amore, professionalità e passione, che l’hanno portata a essere migrante nel proprio paese, decidendo di vivere e lavorare a Palermo. Il suo esempio ha demolito alcuni consolidati luoghi comuni: Cristiana è stata una migrante con insofferenza per gli spazi chiusi e ha scelto, nella vita e nella professione, di essere siciliana, ha scelto la sua identità, atto supremo di libertà. Dimostrando quanto essere migrante sia un’opportunità, non una condanna”.
Nella Sala convegni dell’Aeroporto di Lampedusa si è svolto, inoltre, il convegno “Informazione e solidarietà”: da Lampedusa ad Amatrice, l’Italia bella e ferita”, mentre al campo sportivo “Piergiorgio Frassati” si è disputata una partita di calcio tra giovani lampedusani, migranti ospiti del centro di accoglienza, attori, giornalisti e musicisti. Durante i giorni della manifestazione, splendido il messaggio dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, diretta da Antonio Candela, che in collaborazione con l’associazione Onlus “OcchiBlu” ha effettuato gratuitamente, in 3 camper e 8 gazebo visite, ed esami nell’ambito degli screening per la prevenzione oncologica.
“Il premio dedicato a Cristiana- ha affermato Riccardo Arena, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia- è un tributo alla memoria, al ricordo di una collega dolcissima e brava, che ha lasciato segni indelebili del suo purtroppo breve passaggio in questa vita. I premi e i riconoscimenti ai colleghi che hanno partecipato sono stati assegnati ancora una volta rifacendoci ai criteri che Cristiana avrebbe preferito: il valore della testimonianza, il gusto della ricostruzione da veri professionisti, l'amore per la bellezza della sua Lampedusa, di Lampedus'amore, appunto”.
I vincitori di questa edizione sono stati: per la stampa estera Angela Giuffrida (The world post); per la stampa italiana sezione video Valerio Cataldi (Rai) e Claudia Brunetto (La Repubblica) per la carta stampata; giornalista emergente under 30 Valentina Calzavara (Grazia). Riconoscimenti speciali da parte dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia ad Alfonso Bugea (Giornale di Sicilia), Elisabetta Reguitti (Il Fatto quotidiano) e Marina Pupella (freelance); inoltre sono stati premiati anche gli studenti di Lampedusa che hanno partecipato al progetto informazione.
Io non conoscevo personalmente la dott.ssa Matano, ma credo che sia entusiasta di questo evento, contenta per la sua isola e felice di vedere che tutto ciò che ha seminato nella propria vita continua a dare frutti ancora oggi, lanciando messaggi di speranza e di fraternità.
Alessandra Leone