NEWS - I libri non sono solo un antidoto all’ignoranza, ma anche strumenti di edificazione, mattoni di quella casa interiore che tutti siamo chiamati a costruire per vivere il nostro tempo, soprattutto quando proprio il tempo rischia di consumare piuttosto che alimentare la nostra esistenza. La dimensione temporale è particolarmente delicata all’interno del carcere dove le persone sono private della libertà personale, sono limitate nel loro movimento fisico, ma, allo stesso tempo, possono viaggiare con la mente e il pensiero. Ed è proprio dando voce al pensiero e spazio alla mente che i libri consentono di viaggiare e oltrepassare ogni confine, rivelando tutta la loro capacità di generare Libertà.
Questo è lo spirito che ha animato il giornalista siciliano, già caposervizio nella redazione reggina della Gazzetta del Sud, Aldo Mantineo, nella scelta di devolvere il premio Emilio Argiroffi, di cui lo ha insignito il circolo culturale Rhegium Julii la scorsa estate, per il racconto breve “Il capitano Zani”, alla casa circondariale Giuseppe Panzera di Reggio Calabria. La donazione è avvenuta attraverso l’acquisto di volumi , prevalentemente di editori e scrittori calabresi, destinati alla biblioteca della sezione femminile dell’istituto penitenziario che ospita 33 donne.
«I libri creano legami profondi ed aiutano a coltivare la speranza. Per questa ragione ho pensato alle persone che devono ricominciare in questo luogo un nuovo viaggio verso una vita diversa e ho voluto dedicare concretamente a loro questo premio», ha spiegato Mantineo.
La consegna è avvenuta nei giorni scorsi, nell’ufficio del direttore della casa circondariale Giuseppe Panzera di Reggio Calabria, Calogero Tessitore, alla presenza del comandante commissario coordinatore della polizia penitenziaria Stefano La Cava e dell'ispettrice Rosita Malara. «Sono particolarmente lieto di questo iniziativa che coniuga un’attenzione fondamentale alla comunità carceraria da parte della cittadinanza impegnata, come quella anima il vostro circolo, con la valorizzazione della produzione editoriale calabrese», ha sottolineato il direttore Calogero Tessitore.
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