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SIRACUSA - Sabato 1 giugno, in occasione della conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Greco, sede della Fondazione INDA, è stato rivelato il nome dell’attrice premio oscar che quest’anno verrà insignita del premio Eschilo d’oro. Parliamo di Vanessa Redgrave, attrice e regista britannica, vincitrice di numerosi riconoscimenti e premi internazionali e volto noto del teatro e del cinema. Nel corso della sua lunga e ricca carriera ha interpretato alcuni dei ruoli più celebri del cinema, come quello nel film Isadora di Karel Reisz, o ne Il gabbiano di Sydney Lumet.
Oggi è arrivato il momento di conferire a questa straordinaria interprete, il riconoscimento che dal 1960 premia gli attori che si sono distinti nel teatro classico e negli studi sulla classicità greca e latina. In passato l’Eschilo d’oro è infatti stato assegnato a grandi personalità del teatro e del cinema come Theo Anghelopulos, Ariane Mnouchkine, Peter Stein, ma anche Vittorio Gassman, Giorgi Albertazzi ed Irene Papas. Lungo la sua carriera Vanessa Redgrave si è distinta in numerose produzioni teatrali e in alcune delle pellicole che hanno segnato per sempre la storia delle cinematografia, basti pensare a Blow Up di Michelangelo Antonioni o ad Assassinio sull’Oriente Express di Sidney Lumet. Molti ricorderanno, poi, la sua straordinaria interpretazione del ruolo di Andromaca nelle Troiane di Michael Cacoyannis, ruolo che non a caso vediamo in scena, anche se in vesti completamente diverse, proprio in questa stagione 2019 al Teatro Greco di Siracusa.
L’attrice britannica inizia la sua carriera giovanissima, in teatro, al fianco del padre Michael Redgrave, cimentandosi con testi di Shakespeare, Čechov, Ibsen e Brecht. Nel 1967 viene nominata al Commander of the Order of the British Empire, per la sua interpretazione in Morgan matto da legare di Karel Reizs, ed ha poi ottenuto il premio come migliore attrice al Festival di Cannes per la sua interpretazione nel film biografico o, come diremmo adesso, biopic su Isadora Duncan. Molto successo verrà anche dal piccolo schermo, in particolar modo per la sua interpretazione nel film TV Fania, che le porterà un Emmy Award come migliore attrice, o quella nel film Mistero di Wetherby, che le farà conquistare l’Orso d’oro al Festival di Berlino.
Nel 2018 l’attrice britannica ed il regista David Cronenberg vengono premiati con il Leone d’oro al 75° Festival del Cinema di Venezia.
Molti altri sarebbero i titoli da ricordare, in una carriera che può suscitare davvero l’invidia e la stima di colleghi ed appassionati. Tra i suoi riconoscimenti numerosi sono anche quelli provenienti dalle sue “fatiche teatrali”, ed è per questo che si è meritata di diritto l’assegnazione dell’Eschilo d’oro 2019, che le verrà assegnato mercoledì 12 giugno prima della replica di Elena di Euripide, in programma per quella sera.
Molti non sanno forse, che Vanessa Redgrave è da sempre impegnata nella politica e nella lotta per la salvaguardia dei diritti umani ed è ambasciatrice Unicef dal 1990. Negli ultimi 30 anni, infatti, la Redgrave si è impegnata attivamente nella lotta di alcune cause umanitarie e, a tale scopo, si è dedicata alla produzione di film e documentari, ma anche all’organizzazione di eventi, che sposano la causa dei diritti umani e della giustizia sociale, come nel caso di The Palestinians.
Nel corso degli anni ’90 del secolo scorso, si è molto operata in aiuto dei minori residenti nell’ex Jugoslavia organizzando, insieme al figlio Carlo Nero, la produzione di una pellicola che narra di quando l’attrice realizzò, in collaborazione con l’Unicef, un concerto a New York in favore dei minori di Sarajevo, al tempo sotto assedio. Nel 2001, dopo essersi recata a Mosca e successivamente in Inguscezia, Redgrave e Nero hanno realizzato il loro primo documentario Russia/Chechnya: Voices of Dissent, in collaborazione con registi e colleghi russi attivisti.
Ed è proprio in questo contesto che si inserisce Sea Sorrow, il film documentario, opera prima alla regina di Vanessa Redgrave, che verrà presentato il 12 giugno prima del conferimento del premio siracusano. L’opera è stata girata tra Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra. Un viaggio tra la storia passata e presente dei rifugiati d’Europa. Attraverso momenti autobiografici della propria storia personale, interpretazioni artistiche di colleghi come Ralph Fiennes ed Emma Thompson, e vere testimonianze, il documentario manda un messaggio forte di speranza e fratellanza, raccontando anche la recente storia di tutti coloro che fuggono dal Medio Oriente e dall’Africa.
La proiezione del film è organizzata da Fondazione INDA in collaborazione con Ortigia Film Festival e la sua direttrice Lisa Romano.
Un momento davvero irripetibile per la città di Siracusa, che accoglie a braccia aperte una tale personalità artistica ed intellettuale come quella della Redgrave.
Francesca Brancato
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