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“La Città Futura”: tutto pronto per l'8° edizione del Festival delle Letterature Migranti

2022-10-05 13:50

Francesca Brancato

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“La Città Futura”: tutto pronto per l'8° edizione del Festival delle Letterature Migranti

8° Festival delle Letterature Migranti in programma ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo

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“La Città Futura” è il tema dell’8° edizione del Festival delle Letterature migranti, ideato da Davide Camarrone e diretto da un comitato di cui fanno parte, anche, Dario Oliveri, Simone Arcagni, Giuseppe Cutino, Domenica Perrone, Agata Polizzi, Eva Valvo. Questa edizione avrà sede presso i Cantieri Culturali alla Zisa. 

Dialoghi con gli autori, presentazioni di progetti sociali e culturali, incontri con gli studenti delle scuole e dell’università, documentari, mostre e concerti animeranno varie realtà e spazi dei Cantieri. 

Le parole chiare di questa edizione saranno migrazione e condivisione: «Migrazione e condivisione sono le due parole chiave di questa fase del nostro Antropocene», sottolinea Davide Camarrone, che, non a caso, ha scelto il 3 ottobre – giornata della memoria del naufragio a largo di Lampedusa in cui, nel 2013, persero la vita 368 migranti – per la presentazione del programma di quest’anno. I libri selezionati mirano ad allargare lo sguardo sul tempo che attraversiamo e a declinare le parole chiave per disegnare nuove città e comunità: «La scelta di intitolare questa nuova edizione del nostro Festival a “La città futura”, nasce da una riflessione sulla polis, in continuità con quella condotta nelle edizioni precedenti – spiega Camarrone – la metropoli asfissiante di un tempo è in potenza la neopolis dei nostri tempi, oggi capace di rinascere nella relazione immateriale tra soggetti e luoghi separati. Il cambiamento climatico e la crisi della democrazia sono alla base di una nuova narrazione del presente».

Proprio come nel 1917 Antonio Gramsci nel numero unico della rivista “La città futura”, a cui il titolo di quest’anno si richiama, occorre guardarsi allo specchio: «Ne “La Città futura” – dice Camarrone – Gramsci scrisse dell’animo della sua generazione e dell’odio per gli indifferenti, di analfabetismo, della necessità di assumersi delle responsabilità, dell’importanza di leggere e meditare, dell’accelerazione dell’avvenire dopo la guerra che volgeva oramai alla fine».

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Le tematiche di quest'anno diventano: "Gli Altri", considerando la necessità di confronto, l’indefinizione dei confini delle nostre città e la mobilità costante; "La Nebbia", a sottolineare l’incertezza sul futuro prossimo da dissolvere attraverso nuovi modelli interpretativi; "Lost (and Found) in Translation", per riflettere sul valore fondamentale della traduzione e della mediazione culturale e sulla loro funzione, che è letteraria ed è etica, fabbricando un ponte di corde tra mondi diversi; "Le Bolle", nelle quali comunità resistenti al dialogo si costituiscono nel tentativo disperato di resistere al post moderno; e infine "I Popoli" che scelgono di mutare il loro destino, nei luoghi di nascita e in quelli d’elezione, che assistono al più profondo cambiamento degli ultimi secoli e immaginano un futuro sostenibile.

La selezione dei testi, in totale una trentina, e degli autori che compongono questa edizione si muove su queste direttrici, dedicando ampio spazio alla saggistica: Annalisa Camilli, firma di “Internazionale” e autrice del popolare podcast Da Kiev in Un giorno senza fine. Storie dall'Ucraina in guerra (Ponte alle grazie, 2022) raccoglie le voci dei civili ucraini e riflette sulla guerra e le sue retoriche; Elena Kostioukovitch in Nella mente di Vladimir Putin (La nave di Teseo, 2022), tratteggia una storia culturale inedita della Russia post-sovietica, per comprendere le decisioni e il pensiero di Vladimir Putin oggi; con il libro inchiesta Noi schiavisti. Come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa (Laterza, 2021), vincitore del Premio Alessandro Leogrande Studenti 2022, la giornalista del Sole24ore Valentina Furlanetto, invece, l’Italia della manodopera straniera a basso costo; Simona Colarizi con Passatopresente. Alle origini dell'oggi 1989-1994 (Laterza, 2022) analizza a trent’anni di distanza e per la prima volta la complessità di fattori politici, economici, sociali e internazionali che hanno determinato nel 1992 con Mani Pulite il crollo della prima Repubblica e il passaggio alla seconda, segnato dalla scomparsa di un'intera classe politica.

 

Anche la selezione dei testi letterari si compone attraverso titoli e autori di primo piano: Andrea Tarabbia, premio Campiello 2019, con l’ultimo romanzo Il continente Bianco (Bollati Boringhieri, 2022), un affresco su ambienti di estrema destra e il potere, a volte funesto, che abbiamo sugli altri; Giorgio Montefoschi con Dell’anima non m’importa (La nave di Teseo, 2022) che narra la routine di una coppia borghese che finisce per dis-animare la propria relazione; Patrick Fogli che in Così in terra (Mondadori, 2022) pesca dall’immaginario fumettistico per tradurre in chiave letteraria e psicologica la ricerca di identità che in fondo appartiene a ognuno di noi; e Maurizio Maggi con Il caso Karmàl (Bollati Boringhieri, 2022) che porta il lettore in Afghanistan, paese sconvolto da una guerra infinita, seguendo le tracce di un omicidio.

A rendere ancora più interessante il programma la presenza di tanti intellettuali in dialogo con gli autori e incontri insoliti come quello che chiuderà il festival mettendo allo stesso tavolo sul tema de “Le città invisibili” Maurizio Carta, urbanista di successo e Valeria Cammarata, studiosa di letterature comparate.

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Per la sezione Educational quest’anno il Festival delle Letterature Migranti propone un ricco calendario con opzioni formative per parlare di accoglienza, tutela dei diritti, intercultura e inclusione. Gli incontri si svolgeranno oltre che ai Cantieri Culturali alla Zisa, nelle classi di alcune scuole della città di Palermo.

Grande spazio sarà dedicato all’importanza della traduzione non solo con il tradizionale format del Translation Slam (la gara di traduzione tra studenti che torna per il quarto anno), ma con un focus speciale della sezione Lost (and Found) in Translation su George Orwell (1903-1950). A 70 anni dalla scomparsa l’opera dello scrittore è divenuta di pubblico dominio e ha visto un fiorire di nuove traduzioni italiane. A sfidarsi, tra le pagine del celebre romanzo distopico di Orwell, saranno gli studenti dell’Educandato Statale Maria Adelaide e del Liceo Classico Umberto I. Il programma si arricchisce inoltre di una lectio su Orwell di Tommaso Pincio.

È all’insegna del memorabile aforisma de Le città del mondo di Vittorini – “Più la città è bella e più la gente è bella” – la riflessione proposta dalla sezione a cura della Cattedra di Letteratura italiana contemporanea del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo, con la professoressa Domenica Perrone. La sezione punta a ricostruire la trama di incontri, di scambi, di utopie e distopie che gli scrittori hanno raccontato facendo della città una chiave elettiva di conoscenza. 

Interessante rispetto al focus sull’area ex sovietica anche la tavola rotonda moderata da Eva Valvo "Letteratura come memoria. Uno sguardo rivolto a est", con i traduttori Sergio Rapetti, Rosa Mauro e Margherita Carbonaro.

Mai come quest’anno il programma culturale crea nuove trame con progetti e campagne sociali. Inoltre, ogni sera alle discussioni letterarie si legheranno eventi negli altri linguaggi del Festival. Si comincia col programma musicale e una presenza di primo piano come Kateryna Ziabliuk, pianista in residenza al Teatro Massimo di Palermo per il progetto "Open Doors for Ukraine" (sostenuto dal Ministero della Cultura), che si esibirà alle 19.00 nella serata inaugurale del festival. In chiusura (ore 21.00 del 16 ottobre), invece, è in programma il concerto dal titolo Città future/città invisibili, a cura del direttore artistico della sezione musicale Dario Oliveri. Il 15 ottobre a partire dalle 20.00 all’Averna Spazio Open, FLM ospiterà, invece, uno degli eventi off del Festival musicale AFROPALERMO che punta a promuovere una visione post-coloniale delle Culture, attraverso lo smantellamento di confini e mappe frutto di egemonie culturali per fare spazio a nuovi corsi e nuove strade.

Tra gli eventi serali anche la performance teatrale “I Cunti del caporalato” di Salvo Piparo sul tema del caporalato (giovedì 13 alle 20.00 Averna Spazio Open) con le musiche del maestro Michele Piccione. 

Mentre, invece, per gli appassionati di cinema, dal 12 al 14 ottobre sarà possibile inoltre assistere (ogni sera a partire dalle 20.15, al Cre.Zi Plus) alla programmazione di SorsiCorti XVI, un festival che sposa cinema corto, vino e incontro di persone con vini offerti da Tenute Orestiadi. Invece, dal 12 al 16 ottobre sempre ai Cantieri Culturali alla Zisa al Cinema De Seta, prenderà avvio Animaphix Festival Internazionale del Film d'Animazione, entrambi nuovi partner di FLM inclusi nella programmazione di Cantieri Week Ottobre.

 

 

©riproduzione riservata

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Siracusa. Numero di iscrizione 01/10 del 4 gennaio 2010

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