Dopo 38 anni di chiusura al pubblico, alla riapertura del parco archeologico di Siracusa, riapre al pubblico anche la Grotta dei Cordari.
Situata all'interno della latomia del Paradiso, per secoli la Grotta dei Cordari, grazie alla propria lunghezza e alla presenza dell'acqua, ha ospitato l'arte dei fabbricanti di corde, i cordari appunto. A partire dal XVII secolo gli artigiani lavoravano le fibre naturali e realizzavano, secondo vecchie tradizioni, corde di ogni tipo, favoriti dalla naturale umidità del luogo. La volta è sostenuta ancora da piloni lasciati dai cavatori di pietre e si vedono enormi blocchi ben squadrati pendere dal soffitto, come fossero colossali stalattiti. Dal 1983, l'ingresso alla grotta è stato sospeso. A dare l’annuncio della riapertura è stata, nei giorni scorsi, Aditus Culture, la società che si occupa di svariati servizi a supporto dell’attività del parco archeologico, con un video apparso sui social offre le prima immagini della “ritrovata” Grotta dei Cordari.
Quella riguardante la grotta dei cordari è solo una delle tante novità che sorprenderanno i visitatori del Parco Archeologico di Siracusa, che nelle settimane di stop forzato a causa della pandemia è stato sottoposto a diversi interventi di miglioramento.
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