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PALERMO - Sette incontri sulla Siria e le tragiche vicende che attraversano il Paese caratterizzeranno la rassegna intitolata “La parola alla Siria. Voci creative di donne in esilio”, iniziativa ideata e organizzata da UDIPalermo onlus e parte integrante della sezione “Parola” di BAM-Biennale Arcipelago Mediterraneo (del quale vi abbiamo parlato qui: https://www.notabilis.it/articolo/2019/10/28/la-bam-di-palermo-si-avvia-verso-la-fine-della-2-edizione?rq=bam%20palermo ) . L’idea della rassegna nasce due anni fa, subito dopo la pubblicazione della “Lettera per tutti i bambini siriani” di Khaled Hosseini, scrittore e ambasciatore dell'UNHCR per sostenere i rifugiati. L’idea iniziale è diventata sempre più un progetto condiviso ed ha visto l’apporto per l’organizzazione di Mirella Cassarino, docente di Lingua e Letteratura araba all’Università di Catania.
A partire dal 2 dicembre fino al 9, sette appuntamenti si svolgeranno in diverse location della città di Palermo, seguendo un fil rouge ben preciso: quello della testimonianza e del confronto. A parlare della Siria, e delle dinamiche che interessano i Paesi dell’area mediorientale, saranno vari protagonisti, tra i quali cinque donne creative, accomunate dall’esilio: la scrittrice e giornalista curdo-siriana Maha Hassan, costretta per i temi che trattava a lasciare la Siria e trasferirsi in Francia; la poetessa siriana Maram Al-Masri; la designer siriana Sana Yazigi, creatrice dell’archivio online The Creative Memory of the Syrian Revolution; l’architetta e scrittrice originaria di Damasco Suad Amiry; e Hoda Barakat, scrittrice, giornalista e traduttrice libanese, vincitrice quest’anno dell’International Prize for Arabic Fiction, il più importante premio per la letteratura araba.
Queste cinque donne, annoverate tra le personalità più interessanti dell’area mediorientale, saranno accompagnate anche dal racconto di guerra dell’inviato del quotidiano La Stampa, Domenico Quirico e di Francesca Dall’Oglio, sorella di Paolo Dall’Oglio, il gesuita romano scomparso sei anni fa in Siria e fondatore della comunità spirituale ecumenica mista al-Khalil (letteralmente “L’amico di Dio”). Alle loro testimonianze vanno aggiunti i contributi di: Martina Censi, ricercatrice di Lingua e letteratura araba all'Università degli Studi di Bergamo; Costanza Quatriglio, regista e direttrice artistica del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo; Francesca Traìna, studiosa di letteratura e poesia e vincitrice di vari premi; Letizia Battaglia, fotografa di fama internazionale; Stefania Bertonati, docente di Lingua Araba al dipartimento di Scienze Politiche e sociali dell’Università di Pavia, traduttrice e giornalista freelance; Giancarlo Gaeta, già docente di Storia del Cristianesimo antico all'Università di Firenze e curatore di numerose edizioni di opere di Simone Weil per Adelphi; e Samuela Pagani, docente di Lingua e letteratura araba all’Università del Salento e traduttrice italiana delle opere di Hoda Barakat.
«Abbiamo fortemente voluto questo ciclo di incontri – dice l’assessore alla Cultura, Adham Darawsha – perché crediamo che fare cultura e informazione sia l’unico modo per uscire dalla spirale di guerra e violenza che attraversa il Medioriente e dai populismi sul tema della migrazione delle persone. Un evento che conferma l’impegno di Palermo come città del dialogo e delle Culture».
«Siamo convinte - spiega Maria Concetta Sala, ideatrice e curatrice del progetto per l’UDIPalermo onlus - che dare la parola ad artiste, scrittrici e intellettuali rappresentative dell’area mediterranea e mediorientale possa essere la chiave giusta per leggere gli accadimenti degli ultimi anni. Queste donne attraverso le loro opere hanno attuato e continuano ad attuare una forma di resistenza alla guerra e al brutale esercizio della forza, manifestando lucidità, coraggio e desiderio di futuro».
Per maggiori informazioni su UDIPALERMO onlus vi rimandiamo al sito: https://www.sites.google.com/site/bibliotecadelledonne/
Francesca Brancato
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