Il progetto “La casa delle orchidee” è stato presentato lo scorso febbraio, poi a causa della pandemia si è arenato ma adesso attende un ultimo passaggio formale perché si possa cominciare a realizzarlo effettivamente.
Presto la città di Palermo avrà la sua "Casa delle Orchidee". L’idea è quella dell’Associazione Vivi Sano Onlus, ente che in città ha già realizzato diversi progetti a sfondo sociale, e che adesso punta alla riqualificazione di un bene dall’alto valore architettonico, sito all’interno del Giardino Inglese Mattarella di Palermo, il cui scopo è soprattutto l'inclusione sociale.
Il primo passo verso la "Casa delle Orchidee" sarà quello di prendere in carico, in un progretto condiviso con gli uffici della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, la serra in stile Liberty presente nel Parco intitolato di recente alla memoria di Pier Santi Mattarella. Il comitato “Illuminiamo il giardino inglese Mattarella”, che sta partecipando ai Luoghi del Cuore del FAI (Fondo Ambiente Italiano), ha inserito l'iniziativa nel progetto, che fino allo scorso 15 dicembre è stato sogetto alle votazioni e alle preferenze del pubblico del web. Infine, sono stati anche coinvolti alcuni dirigenti scolastici delle scuole in città e alcuni di essi hanno fatto sapere che sarebbero felici di donare, attraverso i ragazzi, un esemplare di orchidea da far abitare in questa nuova "casa".
Allo stesso tempo, diversi privati si sono proposti di aiutare l'Associazione Vivi Sano per la realizzazione del progetto. Cosa manca allora? Manca soltanto la concessione del bene architettonico da parte del Comune di Palermo, affinché possano prendere il via i lavori di restauro della serra. Il progetto di restauro della serra per la "Casa delle Orchidee" è stato curato dallo Studio Provenzano Architetti Associati e nascerà in collaborazione con collezionisti italiani di orchidee e con quei cittadini cultori della coltivazione non solo di orchidee, ma anche di ibridi selezionati con grande cura e provenienti da ogni parte del mondo. La riqualificazione della serra è stata pensata per la coltivazione e il mantenimento delle orchidee, considerando tutta una serie di accortezze che renderanno la struttura completa ed efficace.
L’aspetto del progetto relativo all'inclusione sociale non è secondario rispetto al recupero del bene architettonico e alla messa in campo del progetto. Vivi Sano Onlus, infatti, in linea con le attività che conduce da circa cinque anni a questa parte, prevede la realizzazione di un servizio ristoro, condotto da persone con sindrome di Down e/o autistici ad alto funzionamento, coordinate da due terapisti con esperienza specifica. Allo steso tempo, altri ragazzi ad alto funzionamento cureranno la gestione del vivaio.
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