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Oggi piangiamo la scomparsa di Luigi Maria Burruano, nato a Palermo, attore e grand einterprete, sia in teatro che sul piccolo e grande schermo.
La sua carriera ha inizio negli anni '70, con il cabaret ed il teatro dialettale, poi il successo in teatro, che lo porta ad esibirsi nei più grandi teatri siciliani ed italiani. Esordisce al cinema nel 1970 nel film "L'amore coniugale" di Dacia Maraini e solo dopo quindici anni vi farà ritorno, con il film "Pizza connection" di Damiano Damiani.
Burruano raggiunge l'apice del successo qualche anno dopo, quando interpreta il ruolo dell'avvocato di Favignana nella serie "La piovra 8 - Lo scandalo" e quando con il nipote ed attore Luigi Lo Cascio, gira il film "I Cento Passi" di Marco Tullio Giordana, per il quale avrà una nomination al Nastro d'argento.
Tra gli altri grandi film a cui l'attore ha preso parte ricordiamo "L'uomo delle Stelle" di Giuseppe Tornatore e con Sergio Castellitto, "Nowhere" di Luis Sepùlveda, "Il ritorno di Cagliostro" di Ciprì e Maresco, "Quo vadis baby?" di Gabriele Salvatores e sempre di Tornatore il bellissimo "Baarìa" del 2009.
Per quanto riguarda il piccolo schermo, oltre a "La piovra" ricordiamo altre grandi interpretazioni di Burruano, come quella nel primo episodio de "Il Commissario Montalbano", i film tv "Salvo D'Aquisto" per la regia di Alberto Sironi e "Paolo Borsellino" regia di Gianluca Maria Tavarelli, le fiction "Raccontami" e "Il giudice Mastragelo" ed il film tv, diretto da Ricky Tognazzi "Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo" del 2016.
L'attore è morto nella sua casa di Palermo all'età di 69 anni. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando lo ricorda come "una maschera indimenticabile del teatro italiano". Ieri è stata allestita una camera ardente all'interno del Teatro Biondo, dove si susseguono amici e parenti illustri per un ultimo saluto.
Noi lo ricorderemo sempre per per le sue interpretazioni sul palcoscenico e sullo schermo e per essere stato il volto di un cinema che ha voluto raccontare la Sicilia di ieri e di oggi.
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