La puntata del porgramma Rai Linea Verde andata in onda ieri 8 novembre 2020, ha riguardato la Sicilia Orientale. Il tour è partito proprio dalla città di Siracusa e in particolare dall'Isola di Ortigia. Terra abitata prima dai Fenici, dai Sicelioti e poi dai Greci, Siracusa ha dato i natali al genio matematico di Archimede e proprio le sue innovative idee hanno reso questo territorio un luogo dove ancora oggi tutto è possibile!
Le telecamere di Linea Verde, infatti, hanno prima dato un rapido sguardo all’Etna, il vulcano più attivo d’Europa che il geologo Carlo Cassiniti ha definito «una femmina da un lato capricciosa e dell’altro mamma», per poi proseguire per Siracusa e, in particolare, partire dal suo centro storico e cuore pulsante Ortigia.
Linea Verde ha quindi incontrato l’unico coltivatore di papiri in Europa - pianta che cresce spontanea solo in Egitto e a Siracusa - che ancora oggi è in grado di trasformare, grazie alla sua maestria, la pianta in pergamena. Tra le grandi meraviglie del luogo sono statte mostrate varietà di alberi e animali esotici, provenienti da tutto il mondo, che convivono in armonia come fossero sempre stati insieme presenti nel territorio. Un occhio di riguardo è stato dato agli stessi studi di Archimede, che spaziano dalla geometria all'idrostatica, dall'ottica alla meccanica, e che ancora oggi si rivelano utili nei più disparati settori, come quello dell’agricoltura e dell’industria bellica.
Con i conduttori Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini, si è andati poi alla scoperta dei prodotti tipici del territorio, figli dell’impossibile, come la Cuccìa, dolce greco a base di grano bollito offerto alla patrona della città (S. Lucia), per il miracolo della fine della carestia, oppure i notissimi cannoli siciliani ripieni di ricotta e farciti con pistacchi; ma anche cozze e ricci provenienti dal mare; e ultimo, ma non ultimo, il vino delle Cantine Pupillo.
Il viaggio ha proseguito poi verso Canicattini Bagni, dove la troupe ha mostrato la raccolta di una particolare qualità di ulivo: la zaituna. Da qui si è passati al prodigioso latte d’asina della Fattoria Cugno Lupo di Vincenzo Cavalieri, allevatore che ha deciso di dedicarsi e di prendersi cura degli asini ragusani.
Che dire, una terra antica dalla quale si impara ancora tanto e della quale non ci si stanca mai.
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