«Gli uomini retti sono onore e ornamento della città, del corpo lo è la bellezza, dell'anima la saggezza, dell'azione la virtù, del pensiero la verità».
Gorgia, sofista leontino
"About Noise", letteralmente "sul rumore", è la nuova opera firmata da Ligama,
curata dalla coop. Badia Lost&Found e commissionata dal Comune di Lentini.
Le parole dell'artista: «Aggiorno i dati del paesaggio per riconsegnarli al panorama e ai viaggiatori».
Per questa collaborazione l'artista Ligama, originario di Caltagirone, ha realizzato un'opera di riqualificazione urbana per la città leontina, non a caso in un luogo particolarmente transitato, sia dai residenti che dai turisti. Dal 10 settembre scorso, infatti, su Piazza dei Sofisti a Lentini è stata installata un'opera "sofisticata" e astratta, un'operazione cromatica intelligente, a riparo delle due isole pedonali, confacente all'area di sosta dei bus urbani e interurbani. La laboriosità dell'arte oratoria è stata da sempre una qualità dei Sofisti, essendo Gorgia da Leontini uno dei fondatori di quella scuola di pensiero. I colori irrompono sulla monotonia del grigio asfalto e del grigio lavico, come l'arte oratoria irrompe sul rumore del parlare invano.
Un messaggio insito nella superficiale bellezza estetica di questa ultima operazione di rigenerazione, seguita dalla coop. Badia e firmata dal giovane talento calatino, classe 1986, affermato non solo in tutta Italia (troviamo infatti sue opere a Matera, Roma, Catania, Ravenna), ma anche in Europa (dove è presente in Spagna, Croazia e Russia).
Dopo gli studi a Catania Ligama inizia li la sua carriera artistica; presto diviene assistente alla Cattedra di Incisione che lascia nel 2015 per dedicarsi esclusivamente alla pittura, dopo avere ottenuto diversi riconoscimenti e premi. La sua carriera prosegue indagando i pixel quali elementi che compongono l’immagine virtuale. Ne dipinge i meccanismi di composizione e debutta con la sua prima personale "8Bit" prima a Bologna e poi a Dignano (Croazia). Nel 2016 realizza le prime opere pubbliche tra Catania, Palermo e Roma. Prende parte all'Emergence Festival di Giardini Naxos, all'Amt Project a Catania, compie un'opera permanente all'interno del Palazzo della Cultura di Catania e tre pale d'altare nella Chiesa del Crocifisso nella sua Caltagirone. Prosegue negli anni successivi con interventi su grande scala, come quelli al Palacongressi di Agrigento, all'interno dei Sette cortili di Farm Cultural Park, sull'intera superficie di un imponente ecomostro sequestrato alla mafia in provincia di Trapani. Nel 2019 prende parte ad "Abstracta" a Noto, mostra che riunisce i più importanti Street Artist del panorama italiano; Fondazione Matera Capitale della Cultura Europea gli commissiona un'opera pubblica in città ed è tra gli artisti di Countless Cities, La Biennale delle Città curata da Farm Cultural Park. Nello stesso anno è invitato dall’Istituto Italiano di Cultura a Mosca per Artika Festival e dal MACRO di Roma per una residenza nel progetto Macro Asilo. Nel 2020 è nella line up di Festiwall, per Bitume Platform a Ragusa e nel 2021 chiamato dalla Fondazione Capitale della Cultura per realizzare un intervento a Parma.
Il suo lavoro più conosciuto è UL che lo vede manipolare il paesaggio rurale siciliano trasferendo nuove informazioni sui ruderi: registrazioni audio rielaborate in colori che lo costringono ad accostamenti inediti secondo la palette fornita dall’algoritmo. Una sorta di meditazione artistica per Ligama che dopo essere arrivato all’essenza dell’immagine virtuale, riparte dalle basi della nostra cultura figurativa. Questo nuovo momento si chiama "Noblesse Oblige" e caratterizza la sua attuale produzione sia privata che pubblica, in Italia e all'estero.
Nei linguaggi di Ligama predominano sempre forme geometriche e colori sgargianti, spesso intervallati da figure umane o animali.
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