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PICK-IN-UP la realtà siracusana che combatte l'inquinamento marino

2019-03-26 11:46

Emilia Rossitto

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PICK-IN-UP la realtà siracusana che combatte l'inquinamento marino

INTERVISTA SIRACUSA - Un anno dalla fondazione del comitato Pickin up di Siracusa ma anche una nuova

INTERVISTA

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SIRACUSA - Un anno dalla fondazione del comitato Pickin up di Siracusa ma anche una nuova alleanza con le scuole superiori, prima fra tutte l’Istituto Nautico di Piazza Matila.

Pickin up è un comitato ma è anche un sistema di raccolta dei rifiuti galleggianti in mare che vede impegnati come attori protagonisti i diportisti con i loro mezzi nautici e tutti coloro che sono legati al mare. Vuole essere, inoltre, un monito ed un’azione concreta ad un’urgenza planetaria.

A raccontare la fondazione e l’evoluzione del comitato in questo ultimo anno, che si si è rivelato «un po’ traballante, come tutte le belle idee che stanno per nascere», è stato il referente Salvatore Ferarra: «Si è trattato senza dubbio di un anno di assestamento - ha spiegato - ma il gruppo nasce con un obiettivo ben preciso che sicuramente è stato già, in parte, portato a termine in diverse occasioni. Pickin up vede impegnati i diportisti e tutti coloro che a diverso titolo vivono il mare, e non nasce con il puro ed unico intento di liberare i fondali dai rifiuti, obiettivo che è più che meritevole e lodevole, ma vuole anche e soprattutto attuare un approccio scientifico. In effetti l’opportunità di catalogare ed analizzare ciò che è stato reperito in mare e sulle spiagge ci permette di mettere in atto un cambiamento che noi reputiamo fondamentale: essere a conoscenza di quale fenomeno e che tipo di inquinamento dobbiamo combattere. Non a caso i campionamenti effettuati in spiaggia rappresentano uno strumento fondamentale per monitorare l'inquinamento in ambiente marino e consente di acquisire informazioni preliminari ai fini dello studio del fenomeno dello spiaggiamento».

L’accento, per i membri di Pickin up, si pone non a caso sulle tipologie di rifiuti marini che vengono rinvenuti, con l’obiettivo di seguire le indicazioni dettate dal Monitoring Guidance for Marine Litter in European Seas del MSFD (Gruppo Tecnico di Monitoraggio dei Rifiuti Marini della Commissione Europea), che permette di “schedare” ciò che si è trovato durante gli interventi di pulizia. 

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«Abbiamo voluto cogliere l’invito lanciato dalla Commissione Europea - ha proseguito Ferrara - e rivolto inizialmente alle nazioni, per poi passare alle regioni, alle province, ai comuni ed ai singoli cittadini, nel quale veniva specificato che la catalogazione del marine litter (l’inquinamento marino) è una tappa cruciale per il riconoscimento dei rifiuti che il più delle volte sono prodotti sulla terraferma. Esclusivamente con un’indagine scientifica e quanto più accurata, è possibile comprendere davvero quali siano i provvedimenti da adottare per salvare il nostro pianeta».

Nel corso degli ultimi mesi il comitato ha realizzato la pulizia della spiaggia dello Sbarcadero, a Riva Porto Lachio, dove la raccolta a mano è stata condotta ponendo particolare attenzione alle tipologie di rifiuti marini rinvenuti.  Un’ulteriore tappa è stata fatta alla spiaggia Serra in via La Maddalena. Il comitato si propone, inoltre, di coinvolgere più parti interessate invitandole a partecipare ai propri progetti nella massima trasparenza, dalle comunità locali alle autorità amministrative, per fare in modo di poter raggiungere un più ampio numero di attori in campo.

 Ma nel corso di questo anno di attività sono state di varia natura le considerazioni che sono emerse grazie anche al dialogo, non sempre proficuo, con chi il mare lo vive tutti i giorni attraverso le proprie imbarcazioni.

«Purtroppo la sensibilità che abbiamo riscontrato a stretto contatto con i diportisti non si è dimostrata sempre vicina al tema dell’inquinamento. Allo stato attuale non è prevista la raccolta differenziata dei rifiuti a bordo dei natanti ed, inoltre, spesso non è ben chiaro capire dove poterli smaltire. Motivo per il quale abbiamo chiesto di poter applicare un semplice bollino a sostegno del corretto smaltimento dei rifiuti che, però, non ha avuto un riscontro positivo in tutti i casi. C’è molta resistenza sul tema, ma noi non ci fermiamo, anzi, cogliamo l’occasione per sensibilizzare i nostri interlocutori ed allo stesso tempo informare laddove necessario». 

I progetti di Pickin up dei prossimi giorni si rivolgeranno anche alle scuole.

«Siamo pronti ad instaurare un dialogo sempre più fitto e produttivo con gli studenti degli istituti superiori - ha concluso Ferrara -. La scuola capofila del nostro prossimo progetto, che si comporrà anche da una serie di incontri, sarà l’Istituto Nautico». 

© riproduzione riservata

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Siracusa. Numero di iscrizione 01/10 del 4 gennaio 2010

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