A due mesi esatti dall'impegno assunto dall'assessore dei Beni culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà, il progetto di recupero, valorizzazione e fruizione del Santuario dei Templi ferali e dei cosiddetti "Santoni" di Palazzolo Acreide compie un ulteriore passo avanti.
È stata, infatti, pubblicata la determina con cui il Soprintendente dei Beni Culturali di Siracusa, Salvatore Martinez, ha autorizzato l'avvio delle procedure per la gara per aggiudicarsi i lavori.
Il Santuario rupestre dei Santoni sorge vicino ad Akrai, l'odierna Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. È un sito unico al mondo che ospitava il culto della dea Cibele, la Magna Mater dei romani, figura che racchiude l'energia vitale ma anche distruttrice della natura.
La costruzione si fa risalire all'epoca ellenistica, IV-III secolo avanti Cristo. Si tratta di un culto misterico che ha attirato ad Akrai studiosi di tutto il mondo per cercare di svelare riti e credenze.
Il complesso si snoda sul colle Orbo con dodici nicchie scavate nella roccia dove si trovano immagini della dea, gran parte secondo l'iconografia che la raffigura assisa in trono. L'unicità del sito sta nell'ospitare un culto nato in Asia minore e raro con questa complessa raffigurazione nel Mediterraneo: tra i personaggi che si ritrovano ad Akrai sono presenti, contemporaneamente, diverse figure associate alla dea, come Ermes e Attis, Hecate, i Dioscuri, i Galli e i Coribanti.
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