L'apertura del "Museo del Mare e della Navigazione della Sicilia" nei locali dell'Antico Arsenale della Marina Regia di Palermo (Ex Arsenale Borbonico) è sempre più vicina.
L'intervento, che costerà oltre 4 milioni di euro di risorse del Fondo di Sviluppo e coesione - Patto per il Sud, riguarda la complessiva ristrutturazione dell'edificio, sia per quanto riguarda gli aspetti strutturali che per quanto riguarda l'impiantistica e l'allestimento degli spazi espositivi con utilizzazione delle più avanzate tecnologie. Grazie al protoccolo di intesa sottoscritto nei giorni scorsi, sarà possibile in breve tempo acquisire il progetto esecutivo attraverso un concorso di progettazione esecutiva aperto alle migliori risorse del territorio, che svilupperà il progetto di massima predisposto in house dall'Arch. Eliana Mauro, dirigente della Regione.
Il Museo, che accoglierà i reperti provenienti dal mare, recuperati dalla Soprintendenza, racconterà la lunga storia della navigazione che ha attraversato la Sicilia: dalla preistoria ai primi del Novecento, quando i nostri migranti salpavano verso le Americhe a bordo dei bastimenti. Una storia che si intreccia con quella del porto di Palermo, dei suoi cantieri navali e del rapporto con la città: «Il progetto preliminare - dice la Soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni - si basa sulla ricerca storico-architettonica approfondita da Eliana Mauro nella fase di predisposizione del progetto di massima. Il Museo sarà un luogo caro ai siciliani, il luogo fisico in cui si raccoglieranno suggestioni legate al mare: dai reperti archeologici alle testimonianze umane. Per me, che da moglie e compagna di lavoro, ho condiviso il sogno di Sebastiano, è davvero straordinario vedere realizzata, grazie alla lungimirante visione dell'Assessore Samonà, un'opera che raccoglierà le testimonianze, interviste, oggetti e storie che ci aiuteranno a comprendere meglio chi siamo oggi e qual'è la nostra storia. L'accordo firmato con il presidente dell'Ordine degli Architetti, Franco Miceli, è un importante passaggio che, oltre che rendere concreto ed attuabile in tempi brevi il progetto, apre nuove prospettive alla condivisione e al coinvolgimento di talenti che sentiremo al nostro fianco nella realizzazione del Museo».
«Il protocollo sottoscritto con la Soprintendente del Mare, offre l'occasione per condividere con la Regione l'importanza del concorso quale strumento di selezione della qualità. Gli interventi previsti per il Museo del Mare - dichiara Franco Miceli, presidente dell'Ordine degli Architetti di Palermo - hanno particolare valenza non solo per il Museo in sé e la futura fruizione del patrimonio archeologico e storico che custodirà, ma perché l'ex Arsenale borbonico è ubicato in una zona della città per troppo tempo preclusa alla fruizione e che è necessario valorizzare. Il Museo costituisce la premessa per avviare un processo inedito di rigenerazione urbana e recupero del waterfront grazie al quale si potrà ricucire uno strappo».
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