L’11 e il 12 Settembre a Siracusa torna il Premio Vittorini.
Dopo sette anni di attesa, ne hanno dato l’annuncio durante una conferenza stampa l’assessore Fabio Granata, il presidente dell’associazione culturale Vittorini-Quasimodo Enzo Papa, il consigliere delegato dell’Inda Marina Valensise, Alessandra Trigilia, responsabile della sezione per i Beni bibliografici e archivistici della Soprintendenza dei Beni culturali, il presidente di Confcommericio Siracusa Elio Piscitello, il presidente della commissione di valutazione delle opere in concorso Antonio Di Grado, assieme ai componenti dello stesso organismo Sarah Zappulla Muscarà e Daniela Sessa. A coordinare i lavori il giornalista Aldo Mantineo, segretario generale del premio.
Con una nuova edizione, il Premio si svilupperà in due momenti, con due distinte cerimonie. L’11 settembre si terrà la cerimonia per il Premio Arnaldo Lombardi ad una casa editrice indipendente, all’interno del Salone Borsellino di Palazzo Vermexio e verrà anche data la cittadinanza onoraria post mortem allo stesso Lombardi. Il 12 Settembre invece ci si sposta alla sala Ipostila del Castello Maniace, seguendo anche quella che fu la prima sede storica del Premio. Proprio all’interno del Maniace, nel 1996, tra i vincitori figurò un Andrea Camilleri ancora poco noto alle grandi piazze.
“L’impegno sulla cultura”- così come ha dichiarato in sala stampa il presidente di Confconmmercio – “è una scelta che permette di investire in modo produttivo su un territorio, con ricadute serie anche in termini economici, come si evince da diversi studi”. Questo lo spirito con cui è stato presentato il ritorno del Premio, tale da voler farne insieme alle rappresentazioni classiche, gli eventi di punta della città siracusana e un momento di partecipazione culturale per l’intera comunità, dichiara l’assessore Granata. Il Premio si va ad aggiungere in questo modo alle attività con cui si stanno promuovendo altri spazi cittadini, all’insegna del risveglio culturale, così da creare sinergie tra attori pubblici e privati e puntare magari nel prossimo futuro ad un Festival Letterario tutto siracusano. La personalità carismatica e il ruolo di prestigio del siracusano Vittorini, potrebbero fungere da traino in questo percorso probabilmente anche con ulteriori azioni destinate a promuovere l’impegno culturale dei giovani, guardando in futuro anche alle tesi di laurea.
In merito alla serietà del Premio Vittorini, Di Grado afferma: “La qualità complessiva delle venticinque opere in concorso per il premio Vittorini è di assoluto rispetto e spessore. La pronta risposta avuta dalle case editrici, tantissime quelle di primissimo piano del panorama editoriale italiano, ha quasi reso impalpabile il vuoto degli ultimi sette anni. Il premio Vittorini riparte anche da questo, con una forma e una struttura più leggera ma con intatta la voglia di crescere”.
© riproduzione riservata