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Un film su una persona che ha lasciato un segno evidente in Sicilia e a Catania in particolare, su un uomo libero, giusto, carismatico, appassionato e coraggioso, profondamente amante del suo lavoro, assassinato il 5 gennaio del 1984 nell’ex via dello Stadio, oggi intitolata a lui. Stiamo parlando di Giuseppe (detto Pippo) Fava, a cui è dedicato il film che probabilmente si intitolerà “Prima che la notte”, dall’omonimo titolo del libro di Claudio Fava e Michele Gambino, prodotto da Paola e Fulvio Lucisano per la Italian International Film con Rai Fiction e che sarà trasmesso su Rai 1 nella prossima stagione televisiva.
Le riprese sono iniziate nella città etnea già dalla scorsa settimana con un cast quasi interamente siciliano. Delle scene sono state già girate in piazza Dante e in vari posti centrali della città etnea, naturalmente in via Giuseppe Fava, e tra le location scelte vi è lo stabilimento tipografico della Etis 2000, trasformato in un set cinematografico, per riprendere le scene ambientate ne “Il giornale del Mezzogiorno” (in questa maniera nel film si chiama il “Giornale del Sud”, di cui Fava era il direttore responsabile), tra la curiosità e l’entusiasmo di chi abita lì vicino.


Il giornalista originario di Palazzolo Acreide, fondatore de “I Siciliani” (da sempre una voce fuori dal coro, denunciando atti mafiosi e tematiche legate a “Cosa nostra”) e appunto direttore responsabile del “Giornale del Sud” come precedentemente detto, sarà interpretato da Fabrizio Gifuni, attore di gran classe e preparazione, il quale ha collaborato a film come “La meglio gioventù”, “De Gasperi”, “C’era una volta la città dei matti”, “Il capitale umano” e “Fai bei sogni” e ha lavorato sulla lingua di Gadda, Pasolini, Testori, Pavese, Dante, Manzoni, Camus e Cortazar.
“Avevo voglia di raccontare la vicenda di un uomo libero da ogni schema, fino alle estreme conseguenze”, aveva affermato lo scorso aprile in occasione delBif&st diBari il regista Daniele Vicari, importante nome del cinema italiano, reduce da successi come “Velocità massima”, “Diaz- non pulire questo sangue” e “Sole, cuore e amore”.
Curiosità: durante giorni caldissimi della scorsa settimana e che hanno anche provocato vari incendi naturali (no comment su quelli dolosi…) gli attori hanno girato una scena ambientata nel periodo natalizio. Bene… Indossavano maglioni. Maglioni di lana. Anche questo in un certo senso è coraggio, signori miei! A parte gli scherzi, ben vengano produzioni del genere, che permettono di ricordare o di conoscere personalità forti, fari ed esempi da seguire in tempi così bui.
Alessandra Leone