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Ritorna GammArena con uno dei film che ha conquistato il pubblico italiano e non solo.Campione di incassi nel 2016 la pellicola, opera prima del regista e attore Gabriele Mainetti, ha vinto numerosi premi, tra i quali otto David di Donatello, tre Nastri d'Argento e un Globo d'Oro come miglior film. "Lo chiamavano Jeeg Robot" è un film che racchiude in se l'italianità di Roma, insieme con la spettacolarità degli action movies hollywoodiani e l'amore per gli anime e i man-ga, che Mainetti mostra di avere già dai suoi primi corti cinematografici come "Basette" ispirato alla saga tv "Lupin".GammArena, la rassegna cinematografica di Gammazita a Catania, rientra dalla pausa estiva con un film che conquisterà gli amanti del genere e non. 122 minuti nei quali aderenza al genere, ironia e non sense, si mixano nella malavita di Roma, così lontana dall'essere lo sfondo di un film di super eroi, eppure così adatta ad accogliere una storia come quella di Enzo Ceccotti, interpretato dallo straordinario Claudio Santamaria.Un eroe che non ha consapevolezza dei suoi poteri e del modello di ispirazione che può rappresentare per gli altri, atipico, uno "sfigato" che all'improvviso si ritrova catapultato in una situazione che ha dell'assurdo, cone dei super poteri da far invidia a qualunque super uomo dei fumetti. Ad accompagnarlo in questa sua avventura Alessia (Ilenia Pastorelli), una ragazza altrettato sfortunata e anche un po' matta, che rivede in Ceccotti l'eroe del celebre anime "Jeeg Robot d'Acciaio": Hiroshi. Come in ogni hero movie il super cattivo per eccellenza "lo Zingaro", magistralmente interpretato da Luca Marinelli, il cui unico intento è quello di diventare il criminale più fmoso delle cronache. L'arena all'aperto che ha caratterizzato i lunedì sera di questa estate catanese vi aspetta, con una proiezione unica, lunedì 21 agosto dalle 21.00 alle 23.00, in Piazza dei Libri presso Piazza Federico II di Svevia 92 Catania. Non perdetevelo.
Francesca Brancato