Sorgerà a Tusa il Museo della Fotografia dedicato ad Angelino Patti, fotografo siicliano che ha operato tra il 1895 e il 1969 e che ha lasciato un ricco archivio d'immagini, che costituiscono un'importante raccolta di documenti e informazioni preziosi per la ricerca storico-antropologica e per meglio conoscere la storia della comunità tusana, dall'evoluzione dei luoghi, agli usi e costumi, fino alle antiche tradizioni del centro del Messinese.
La realizzazione del Museo, che è stato finanziato dall'Assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana con la collaborazione del Comune di Tusa, prevede anche il recupero del Palazzo Costantino, di epoca barocca, che verrà restaurato ed allestito per accogliere il museo. Con i suoi prospetti tipicamente barocchi e le balconate caratterizzate dalle mensole in pietra intagliata, Palazzo Costantino punta ad inserirsi all'interno di un itinerario turistico-culturale di valorizzazione arricchendo quell'offerta che oggi risulta affidata al Parco Archeologico di Tindari, con l'area archeologica di Halaesa Arconidea e il nuovo Antiquarium.
«Il recupero di Palazzo Costantino e la realizzazione del Museo della Fotografica costituiscono per il territorio di Tusa un'importante occasione. Il finanziamento per la nascita del museo - sottolinea l'assessore dei Beni culturali e dell'Identità Alberto Samonà - consente di rinsaldare le radici di una comunità e rafforzare il senso di appartenenza. Questo museo, inoltre, celebrando una personalità che ha fatto parte significativa della storia del territorio, invita anche a ripercorrere i tempi del pionierismo della fotografia e diventa una preziosa e curiosa occasione per ritrovare la memoria dei luoghi e delle genti che li hanno abitati; una testimonianza che contribuirà a restituire parte di una memoria identitaria altrimenti destinata a perdersi».
Il museo si articolerà su tre livelli: il pianterreno, composto da quattro ambienti oggi adibiti a magazzini ospiterà la mostra fotografica su paesaggio e ambiente, il primo piano accoglierà ritratti di gruppi e folklore, il secondo piano, infine, conterrà foto di sport, culto della morte e di altra natura. Il percorso museale destinerà gli ambienti del piano terra a sale espositive, prevedendo anche una sezione didattica per far cogliere il significato e l'evoluzione della fotografia nel tempo. Negli altri due livelli, oltre alle foto, verranno esposti oggetti personali del fotografo quali la sua macchina fotografica e oggettistica legata a episodi di vita di Angelino Patti. Lungo il percorso insieme alle lastre esposte, saranno riprodotti aspetti che attengono a momenti economico-sociali, religiosi, culturali e storico artistici della cultura tusana, a partire dagli anni '20 del XX secolo.
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