Il occasione del Solstizio d’Estate 2020 la Fondazione Fiumara d’Arte del mecenate Antonio Presti si è arricchita di due nuove opere: l’installazione Bosco incantato, a cura di Umberto Leone e Ute Pyka; la scultura Il cavallo eretico firmata dell’artista Antonello Bonanno Conti.
La prima si trova all’interno del Museo-albergo Atelier sul Mare Castel di Tusa. L'opera è composta da sculture-design di tronchi di ulivo, mandorlo, castagno, frassino e abete, che gli artisti hanno sezionato longitudinalmente, ricavandone delle sedie-sculture che diventano poi un sentiero dove perdersi e ritrovarsi. Queste sedie-sculture (alte fino a 4 metri) diventano le pagine di un grande libro, che il visitatore è invitato a leggere, lasciando che siano le venature, i buchi, le spaccature, i grovigli dei nodi dei vari tipi di legno a raccontare le loro storie, creando dei continui rimandi tra l’albero e il libro e divenendo veicolo per la diffusione di conoscenza.
La seconda opera d'arte (Il cavallo eretico) ha trovato collocazione davanti al Museo-albergo Atelier sul Mare e si può ammirare passeggiando sul lungomare di Castel di Tusa. La scultura – realizzata in acciaio inox su una struttura in lamiera zincata, interamente rivettata - è alta quattro metri e, attraverso la sua lucentezza, trapassa la dimensione della materia diventando pensiero metafisico: un cavallo eretico realizzato in un momento di emergenza in cui l’arte sembra non avere senso; un cavallo che invita tutti, soprattutto le nuove generazioni, a fare le proprie scelte, a diventare eretici. La bellezza del pensiero, quella dell’agire, dell’essere e del divenire si manifesta in quest’opera votata al bello, all’attenzione per gli altri e alla condivisione.
«Eretico – spiega Antonio Presti – è oggi chi ha il coraggio di avere più coraggio, chi crede che solo nel “Noi” il proprio “Io” possa trovare la vera realizzazione, chi sostiene la bellezza della diversità. Si tratta di un’eresia laica, che parla coi fatti prima che con le parole, quella che sta nell’etica prima che nei discorsi. L’eresia della coerenza, del coraggio, della responsabilità, dell’impegno e dell’esempio più alto da trasferire al mondo che ci circonda».
GLI ARTISTI:
Antonello Bonanno Conti è nato a Capizzi, vive e lavora a Messina. Il suo esordio risale al 1996, con una personale alla galleria il Bagatto di Milazzo. Pittore, scultore e designer, Bonanno Conti ha lavorato con istallazioni, sculture, interventi di arredo urbano. Nel 2005 realizza gli interni del Lepanto 14. Nel 2006 realizza la scenografia per la Citta è Salva, al Teatro Vittorio Emanuele. Nel 2007 realizza un polittico per la cappella cimiteriale di Platì, nel 2008 vince il concorso per il progetto del Monumento alla Memoria delle vittime dell’alluvione del 1951 per il Comune di Platì, sempre per il comune di Platì realizza il Monumento dei Caduti di Tutte le Guerre. Nel 2008 realizza un gruppo di sculture per la Marina di Nettuno, mentre nel 2009 è ancora a lavoro per il comune di Platì con cinque pannelli per l’asilo comunale, e due pannelli in ceramica per la scuola elementare e il palazzo dell’amministrazione. Al 2009 risale pure la sua mostra toscana, a Firenze. Nel 2010 realizza una scultura per la “Notte della Cultura”, e l’anno seguente realizza un’altra opera per la manifestazione “Angeli in Città”. Artista eclettico dalla vena creativa multiforme e dallo stile originale, la sua arte può essere solo in parte accostata alle esperienze della Transavanguardia e del neoespressionismo, così come indicato da Teresa Pugliatti e Luigi Ferlazzo Natoli, il suo stile pare debitore più della quotidianità estetica della città di Messina, che ai grandi nomi dell’arte contemporanea.
Pyka-Leone è un sodsalizio artistico nato alla fine degli anni ’80. Incominciano a costruire mobili-scultura e nel ’90 nasce la prima collezione di design presentata a Palermo. Nel ’94, con il marchio PYKALEONE presentano a Verona, in occasione di “Abitare il Tempo” le lampade-scultura “Eliotopiche”, che con il loro successo aprono le porte dei più qualificati showroom italiani e europei. Nel ‘97presentano al Museo Civico di Castelvetrano, l’installazione “Arte in Corso”, che viene premiata a New York dalla rivista ID Magazine in occasione del 44mo International Design Annual Review. Nel 98’cominciano a collaborare con la Fondazione Orestiadi di Gibellina con una serie di mostre e nel 2002 le loro opere fanno parte della collettiva ‘Corrispondences‘ – Art from Sicily, con catalogo di A. Bonito Oliva, che viene ospitata nel museo del Cairo e in quello di Damasco. Nel 2007, in collaborazione con lo scrittore Vincenzo Consolo realizzano la stanza d’arte ‘Lunaria-Contrada senza nome’ (museo-albergo Atelier sul Mare di Antonio Presti). Alla fine dello stesso anno la Fondazione Buttitta attribuisce loro il premio per la ricerca sulle arti ‘Antonio Maggio’.
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