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Che peso ha oggi la poesia in Italia? O, meglio ancora, quale peso potrebbe avere la poesia sulla formazione dei giovani (e anche dei meno giovani)? Se Giorgio Caproni fino a pochi giorni fa era uno sconosciuto ai più (ma per fortuna non a tutti), dopo il boom per l’inaspettata prima prova della maturità con l’analisi del testo di “Versetti quasi ecologici”, forse non dovremmo porci qualche domanda e valutare adeguatamente questa forma d’arte? Il termine “poesia”, che proviene dal greco poiesis, ossia “creazione”, può forse essere capace ad aiutarci a scoprire nuovi mondi o, udite udite, addirittura a dare una svolta nelle nostre coscienze e nel nostro modo di vivere? Possibile che questo essere così curioso e affascinante possa indirizzarci verso una prospettiva diversa, magari utile anche a relativizzare problemi quotidiani più o meno grandi, che, alla fine, sono sempre quelli?
Tutta questa manfrina introduttiva per parlare della rassegna “Sulle fronde”: musica (con un concerto di arpa celtica), poesia (nella sezione “Versi inazzurrati” Eugenio Patanè e Giovanna Fortunato leggeranno Gianni Rodari, Umberto Saba, Luigia Sorrentino, Milo De Angelis, Antonia Pozzi, Margherita Rimi e molti altri) e teatro (con la pièce teatrale di Francesco Russo) vi incanteranno il 24 giugno, il 16 luglio e il 12 agosto alle 20.30 nello splendido Ecomuseo del Castagno, a Fornazzo-Milo (Ct). Anche i più piccoli saranno coinvolti nella giornata del 26 agosto, alle 17, con laboratori di manipolazione artistica e scrittura creativa.
L’evento, organizzato dall’Associazione Donne d’Europa, è a cura di Grazia Calanna e Laura Cavallaro. Ingresso gratuito. Vietato mancare.
Alessandra Leone